Una domenica nera quella di Phillip Island per la Ducati. Se Dovizioso è stato costretto ad accontentarsi del tredicesimo posto, non è andata meglio a Jorge Lorenzo, addirittura quindicesimo. Una gara anonima per il maiorchino, costretto a guardare tutti da lontano.
“Questa pista si è rivelata molto complicata per la Ducati e le posizioni di Petrucci e Dovizioso lo dimostrano -ha esordito il 99 -la moto è migliorata rispetto a ieri, riuscivo ad avere più stabilita e velocità, ma non è bastato”.
Lorenzo non gira troppo attorno al problema e arriva subito al dunque.
“Ho sofferto particolarmente il degrado della gomma e non riuscivamo a essere competitivi nel centro curva – ha spiegato – per il 2018 dobbiamo lavorare sotto questo aspetto, cercando di essere più scorrevoli. Qualora dovessimo migliorare, riusciremo a compiere un passo avanti utile anche negli altri circuiti”.
L’alfiere di Borgo Panigale guarda già alla Malesia.
“Questo fine settimana l’ho già dimenticato, non ha senso ricordalo – ha proseguito Jorge – siamo sempre stati lenti durante il fine settimana, girando a oltre un secondo dai migliori”.
Anche lui è consapevole che per il compagno la rincorsa al titolo diventa tutta in salita.
“Se prima di questa gara Dovi e Marc avevano il 40% e il 60% di possibilità per vincere il Mondiale adesso Marc ha senza dubbio molte più probabilità. Di sicuro una vittoria di Dovi a Sepang con un’eventuale caduta di Marquez potrebbe riaprire i giochi, ma è complicato, anche se in MotoGP può sempre succedere di tutto”.
Nella sua giornata c’è però una nota positiva.
“Sono molto felice per il titolo di Mir –ha concluso Lorenzo - non sono l’unico maiorchino vincente nel motociclismo. Joan è un ragazzo talentuoso, veloce e allo stesso tempo regolare con un gran futuro”.