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SBK, Davies: in Francia sarà tutta un'altra storia

Un successo in carriera a Magny-Cours per Marco Melandri, che avverte: "In caso di pioggia sarà un gran bel problema"

SBK: Davies: in Francia sarà tutta un'altra storia

Va a caccia di rivincita su una pista dove lo scorso anno ha fatto bottino pieno. Chaz Davies sogna il riscatto a Magny-Cours dopo l’appuntamento di Portimao che gli ha lasciato l’amaro in bocca. Sarà anche vero che il Mondiale è ormai sfuggito, ma c’è ancora la lotta per il secondo posto a tenere banco.

La tappa transalpina del 2016 ancora se la ricorda: “Lo scorso anno eravamo veloci a Magny Cours, ma abbiamo fatto la differenza soprattutto dal punto di vista tattico, con due gare intelligenti – ha sottolineato - in Gara 1 abbiamo scommesso sulle intermedie e siamo stati ripagati, mentre nella seconda abbiamo gestito al meglio le gomme. Siamo usciti vincitori da due gare molto diverse”.

Il tracciato è di quelli che non dispiace al gallese: “La pista in sé è abbastanza favorevole alla Panigale R, ma lo stesso vale per i nostri rivali principali – ha spiegato - in Portogallo abbiamo faticato un po’, ma abbiamo capito perché e mi aspetto di essere molto più competitivo e dare battaglia in Francia. Il meteo è sempre una variabile chiave lì, ed è imprevedibile. In passato abbiamo avuto alcune giornate estive ed altre invernali, quindi non c’è modo di prepararsi in anticipo – ha concluso Chaz - faremo i compiti a casa e proveremo a finire il lavoro in pista”.

Dall’altra parte del box Marco Melandri pare abbia scelto la strada della continuità. Nelle ultime tre corse il ravennate è sempre arrivato terzo e ora spera in qualcosa di più nel round oltreconfine: “Magny Cours è una pista molto varia, con alcune sezioni molto diverse tra loro e, in generale, una configurazione davvero interessante – ha analizzato - ci sono un paio di staccate forti ed altri tratti molto ‘guidati’ e scorrevoli, quindi non è mai facile trovare il giusto compromesso a livello di assetto. Se non altro, il fondo dovrebbe essere più omogeneo rispetto alle ultime piste sulle quali abbiamo corso”.

Il 33 non intende abbassare la guardia. Nonostante il trionfo conseguito nel 2014 sul tracciato transalpino, bisogna fare i conti con l’incognita meteo:  “Il tempo spesso gioca un ruolo importante in Francia e spero di trovare pista asciutta perché, anche se vi ho vinto sul bagnato, con la pioggia il grip è davvero scarso – ha svelato - inoltre, ho girato pochissimo in quelle condizioni con la Panigale R. Sicuramente, se dovesse piovere, il margine di errore sarà pari a zero – ha concluso - ma siamo fiduciosi e pronti a giocarci le nostre carte da qui alla fine”.


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