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MotoGP, Marquez: se non ci avessi provato non avrei dormito sereno

"Nell'ultimo giro ho pensato a tutto, tranne al campionato. Una vittoria sarebbe stata importante, ma Dovi ne aveva un pizzico in più"

MotoGP: Marquez: se non ci avessi provato non avrei dormito sereno

Quanti piloti in lotta per il Mondiale avrebbero rischiato tutto per un attacco quasi impossibile all’ultima curva? Uno sicuramente, Marc Marquez. È lui che ha tentato un attacco estremo a Dovizioso al Red Bull Ring.

Nell’ultimo giro ho pensato a tutto, tranne che al campionato - scherza - Ci ho provato perché se non lo avessi fatto non sarei riuscito ad andare a dormire sereno. Questo è un campionato molto combattuto e ogni punto guadagnato è fondamentale, una vittoria sarebbe stata importante. Questa volta non ce l’ho fatta, ma ci riproverò la prossima volta”.

Marquez, nei turni di prove libere, era sembrato avere un passo superiore ma in gara non tutto è andato per il verso giusto.

Penso ci fossero una decina di gradi in più sull’asfalto e ho faticato maggiormente con le gomme - spiega - Soprattutto con l’anteriore, infatti per un momento ho pensato di montare la dura ma, non avendola mai provata in questo fine settimana, sarebbe stato un rischio troppo grande”.

Così si è accorto che per contrastare Dovizioso avrebbe dovuto dare fondo al suo migliore repertorio.

Andrea era veloce, un pizzico più di me e quello ha fatto la differenza - continua - Abbiamo migliorato l’accelerazione della Honda, ma allo stesso tempo soffro in frenata. Per rimanere attaccato ad Andrea sfruttavo la mia velocità nelle due curve a sinistra, lì guidavo come fossi su una moto da dirt track. È stata una gara pazzesca, eravamo ai 330 all’ora e fra la mia carena e la sua passano appena due dita. Anzi, una volta l’ho leggermente tamponato alla seconda curva”.

Quando lo ha rivelato, il Dovi ha scosso la testa sorridendo: “ecco cosa era successo”. Marquez non si è risparmiato.

Ho potuto guidare in quel modo perché ho ritrovato fiducia sulla moto, riesco a sentire qual è il suo limite. Senza queste sensazioni non avrei provato ad attaccarlo - sottolinea - Ero al limite, ma Andrea mi chiudeva tutte le porte e quella era l’ultima occasione. Purtroppo ha capito la mia mossa”.

Poco male, Marc è ancora in testa al Mondiale e Dovizioso è staccato di 16 punti, 2 in più di quanto lo fosse Vinales prima del GP. “La filosofia per le prossime gare è sempre la stessa, prendere più punti possibile” e poco male se ci sarà da rischiare.

PEDROSA: ORGOGLIOSO DEL TEAM E DELLA GARA - Anche se non ha potuto partecipare allo spettacolo, anche Dani Pedrosa lascia l’Austria contento e con un papillon da James Bond che mostra sorridente sul podio.

Mi ero avvicinato quando Marc e Andrea stavano ostacolandosi, ma poi hanno ripreso il ritmo ed erano più veloci - ammette - Però sono orgoglioso del team e della mia gara, è stato un fine settimana difficile, partivo 8° ma ho fatto una bella rimonta”.

Anche Dani ha dovuto fare i conti con le gomme.

Il posteriore slittava tanto e l’anteriore tendeva a bloccarsi, ho rischiato di cadere 3 o 4 volte” sottolinea.


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