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MotoGP, Rossi: il Mondiale? prima risolviamo i problemi

"Non è intelligente pensare al titolo quando arrivi 7°. Stressiamo troppo la gomma posteriore, dopo 12 giri non riuscivo più a guidare"

MotoGP: Rossi: il Mondiale? prima risolviamo i problemi

Se per Yamaha non è una crisi, poco ci manca. Vinales e Rossi non sono solo arrivati distanti da Ducati e Honda, ma anche dietro alla vecchia M1 di Zarco. Un Gran Premio da dimenticare al Red Bull Ring e altri punti perduti nei confronti di Dovizioso e Marquez, peggio non poteva andare e Valentino lo sa benissimo.

È stata una gara difficile sia per me che per Maverick, pensavamo di essere più forti e invece è andata diversamente”, ammette.

Hai sbagliato qualcosa?
Non ho rimpianti, se ripartissi fra un’ora userei le stesse gomme e lo stesso assetto. La dura al posteriore era l’opzione giusta per me e infatti nei primi 10 giri sono stato veloce, come nelle FP4”.

E poi?
Dopo 12 o 13 giri ho avuto un grande calo della gomma, la moto è diventata difficile da guidare e nel finale ero proprio nei guai. Mettiamo troppo sotto stress il pneumatico posteriore, è quello il principale problema su cui lavorare”.

Non è una novità…
No, ci è successo altre volte mentre in alcuni Gran Premi ne abbiamo sofferto meno. Quando accade, le cose vanno come oggi. Mi sentivo bene nei primi 10 giri, ho fatto il secondo giro più veloce della gara dopo Zarco, stavo spingendo ma ero ottimista. Johann e le due Ducati montavano la gomma morbida, credevo in un loro calo, pensavo di lottare per il podio”.

Perché la soft per te non era un’opzione?
Zarco riesce a usarla perché ha uno stile di guida fluido ed è più leggero, mentre io e Maverick siamo più aggressivi. Dovi è più simile a noi nella guida, ma la Ducati stressa meno gli pneumatici”.

Si parla sempre di Zarco…
Lui è contento, batte i piloti ufficiali e ride ma noi non siamo soddisfatti se arriviamo quinti. Il nostro obiettivo non è arrivare davanti a lui, ma batterci con i migliori. Ho fatto metà gara con Honda e Ducati e l’altra metà con le Yamaha, ho visto che noi soffriamo tanto”.

Le prestazioni nel finale di gara erano un punto debole anche lo scorso anno, il nuovo telaio non lo ha risolto?
Il nuovo telaio ha risolto il problema del sottosterzo. Se guardiamo ai GP di Jerez e Barcellona, non eravamo mai stati veloci mentre oggi per la prima parte di gara lo siamo stati. Però il problema dello stress della gomma c’è ancora”.

Come si risolve?
Come ho detto, non so quale diversa mossa avremmo potuto fare per il setup. Mi sembra che ci sia da lavorare sul punto di vista di meccanica ed elettronica, quindi le novità dovrebbero arrivare dal Giappone”.

Prima hai citato le due gare spagnole, sono state peggiore di questa?
Eravamo andati peggio in quelle piste, ma ce lo aspettavamo mentre qui pensavamo di restare con i migliori fino alla fine. Oggi abbiamo consumato di più la gomma rispetto allo scorso anno”.

Ora Marquez è a +33 punti…
Il campionato è difficile sia per il gap in classifica ma anche perché stiamo soffrendo, mentre la Honda è la moto che ha fatto il passo in avanti più grande. Non è comunque intelligente pensare a vincere il Mondiale quando arrivi 7°, prima bisogna concentrarsi per essere competitivi”.

Silverstone potrebbe essere l’ultima prova di appello?
Chi lo sa, ha un layout più simile a quello di Brno e in teoria dovremmo essere più competitivi”.

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