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MotoGP, Sicurezza, lite tra Aleix Espargarò e Josh Brookes su twitter

Lo spagnolo non correrebbe in caso di pioggia e l'australiano replica: "Non vuoi correre? Fatti da parte". Aleix stizzito: "Facile parlare quando si è sul divano"

MotoGP: Sicurezza, lite tra Aleix Espargarò e Josh Brookes su twitter

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Parallelamente alle valutazioni ed ai discorsi sui riscontri cronometrici di questi due giorni, al Red Bull Ring tiene banco non poco la questione sicurezza, con un tema  prettamente legato al tracciato austriaco. Tutto nasce, o per meglio dire emerge, durante le FP1 della Moto2 quando la pioggia battente ha trasformato il manto d’asfalto del ring in una saponetta, con tante cadute a moto dritta in fondo al rettilineo d’arrivo (ma non solo).

Inizialmente si è pensato a problemi di olio, ma presto la verità è diventata un’altra: a Spielberg vi sono durante l’anno tante gare automobilistiche, e nei punti di frenata più impegnativi (in primis la curva 1) i residui di gomma lasciati dalle auto, uniti alla pioggia, rendono il tracciato austriaco scivoloso e di conseguenza molto pericoloso. Per alcuni piloti della MotoGP l’idea di disertare la corsa in caso di pioggia si è di conseguenza subito palesata, e tra questi vi è Aleix Espargarò.

Non tutti però sono d’accordo con il parere dello spagnolo, in particolare Josh Brookes, pilota attualmente impegnato nel BSB e presente nelle vesti di wild card nel primo appuntamento stagionale della Superbike in Australia. L’australiano infatti ha rispondo ad un tweet riguardante l’idea di Espargarò di non correre in caso di pioggia con l’emoticon di un vestito da sera femminile, aggiungendo: “Non vuoi correre? Fatti da parte e lascia venire chi sacrificherebbe ogni cosa per essere lì (In MotoGP ndr)” . La risposta di Aleix non si è fatta attendere: “Io dico che Brookes è troppo lento per correre in un circuito normale”, affiancata da un altro tweet: “Sono più veloce io sul bagnato che tu sull’asciutto! Quindi stai zitto! Facile parlare quando si è sul divano, una motoGP è pericolosa, ma tu non la guiderai mai!”.

La contesa non sembra avere fine con Aleix che, in risposta a chi cercava di sdrammatizzare l’argomento, ha citato quando accaduto l’anno scorso al compianto Luis Salom: “Può sembrare divertente, ma un mio amico l’anno scorso è morto a Barcellona per la troppa vicinanza del muro, quindi per me non è un gioco!”. Insomma, la polemica sulla sicurezza al Red Bull Ring è più che mai accesa.

 

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