Ci sono ben quattro Ducati nelle prime sei posizioni al termine del venerdì di Rio Hondo. Ma quello che stupisce ancora di più è che nessuna di questa è un’ufficiale. Avete capito bene! Con Dovizioso e Lorenzo fuori dalla top ten, ci hanno pensato Abraham, Bautista, Petrucci e Baz a tenere alti i colori di Borgo Panigale.
Proprio il pilota ceco ha sorpreso, balzando in terza piazza a pochi minuti dal termine della FP2. Non manca la soddisfazione nel suo volto: “La Ducati è sempre stata la moto su misura per me – ha commentato – nel 2011 ero ad un passo dal diventare Rookie of The Year e ora credo che questa sia la migliore che abbia mai guidato. Sono molto felice per il risultato e dobbiamo proseguire il nostro lavoro”.
Fin da subito l’alfiere Aspar ha saputo trovare la giusta confidenza: “Stamani c’era più grip rispetto al pomeriggio, ma siamo comunque riusciti a migliorarci - ha analizzato – abbiamo iniziato la seconda sessione con la stessa gomma della FP1, lavorando anche sul passo gare e ottenendo buoni tempi”.
Alle sue spalle, il compagno Alvaro Bautista, distante solo 42 millesimi: “Sono contento per le sensazioni che ho avvertito – ha spiegato – rispetto al Qatar le condizioni sono più normali. Abbiamo lavorato bene nella mattinata – ha aggiunto - nel pomeriggio ho utilizzato lo pneumatico medio anteriore e le altre soluzioni per capire quale strada seguire in vista della gara. Devo dire che con la dura ho avuto un riscontro positivo, mentre con la media e la morbida accuso troppi movimenti”.
Lo spagnolo sa su cosa dovrà concentrarsi: “Devo cercare di migliorare quando lascio freni e apro il gas – ha analizzato - anche nei curvoni lunghi serve fare qualcosa in più, dato che la moto tende ad andare all’esterno. Bisogna abituarsi, sapendo che si sono aspetti positivi e altri negativi”.
Dopo il secondo tempo della mattinata, Danilo Petrucci ha archiviato il pomeriggio col quinto tempo a mezzo secondo dalla vetta. Il pilota umbro ha imboccato una strada alternativa: “Sto usando qualcosa di diverso rispetto agli altri piloti Ducati - ha commentato - sono contento per la mia prestazione, rimanendo costantemente nella top ten senza time attack”.
La prestazione non può che regalargli consapevolezza: “Penso ci sia stata un passo avanti dopo i test – ha aggiunto il pilota Pramac - in inverno non avevo potuto girare molto e adesso sto prendendo fiducia con la nuova moto. Devo dire che non sono sorpreso per oggi”
A completare il quartetto Ducati quella Avintia di Loris Baz. E pensare che per lui l’inizio di giornata è stato tutt’altro che in discesa: “Purtroppo stamani ho avuto un problema con una delle moto, però non è stato nulla di grave – ha commentato – tra l’altro a Rio Hondo il primo turno è utile più che altro per pulire la pista”. Nel pomeriggio ha invece attaccato: “Abbiamo provato alcune soluzioni e siamo riusciti a ottenere un buon passo con la gomma dura – ha analizzato – in seguito ho utilizzato la morbida come Vinales riuscendo ad essere competitivo. Peccato per l’usura, perché con la hard sarei stato più veloce. Nonstante il mal di stomaco sono entusiasta”.