Tu sei qui

MotoGP, Lorenzo: nei test di Jerez migliorati sia io che la Ducati

"Nonostante i risultati, i progressi sono costanti. Termas non è la mia pista preferita ma la D16 va forte e parto senza pormi limiti"

MotoGP: Lorenzo: nei test di Jerez migliorati sia io che la Ducati

Share


Per Lorenzo è giunto il momento di lanciare un’ultima occhiata al GP del Qatar, il primo sulla Ducati, e guardare avanti. Lo aspetta Termas de Rio Hondo, una gara che rappresenterà un altro passo verso l’adattamento fra se stesso e la nuova moto. Però le difficoltà passate offrono sempre lezioni per guardare al futuro.


Impossibile pensare a una gara più complicata di quella, ho fatto anche un lungo al primo giro - ritorna a Losail - C’erano condizioni difficili per tutti, ma ancora di più per me che devo ancora conoscere questa moto”.

Come detto, Jorge sa imparare dagli errori e così è stato.

Ho imparato che siamo ancora lontani dai nostri limiti, ho imparato che devo ancora abituarmi alle reazioni di questa moto, ma piano piano, nonostante i risultati, sento che ci sono dei miglioramenti costanti - sottolinea - Anche nei test a Jerez abbiamo fatto un altro passo avanti, non solo io ma anche la moto, e vediamo se qui le condizioni ci permetteranno di dimostrarlo. Quegli 84 giri sono stati utili per famigliarizzare con la moto e ho provato del nuovo materiale che potrà aiutarci per migliorare la nostra velocità”.

Compresa la nuova carena che ha “punti positivi, ma in generale dobbiamo ancora lavorarci su” risolve la questione, per poi concentrarsi sulla sua strada.

“In Ducati sono molto professionali e hanno analizzato tutto, hanno raccolto molte informazioni. Anch’io ho studiato a casa come reagire” assicura.

Quindi arriviamo a Termas de Rio Hondo.

Questa pista ha un lungo rettilineo e lo sfrutteremo, storicamente è un tracciato buono per la Ducati, Dovizioso ha fatto tanti podi - ricorda - Non è uno dei miei circuiti preferiti ma arrivo qui senza pormi limiti e con l’obiettivo di essere più veloce”.

In Argentina però c’è sempre qualche preoccupazione sulle condizioni della pista.

In questa pista c’è sempre un po’ di confusione all’inizio, perché con la pista sporca le gomme si usurano rapidamente - dice Lorenzo - Poi, già dal secondo turno di prove, diventa tutto più realistico. Se partirò con buone sensazioni tutto sarà più facile”.

Anche perché la Desmosedici ama le piste che hanno tanto grip.

Ducati lavora meglio quando c’è molta aderenza, ma dobbiamo fare una moto che funzioni bene in tutte le condizioni” afferma.

Articoli che potrebbero interessarti