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MotoGP, GP Qatar: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Piove nel deserto e Vinales ride sul podio, in compagnia di Dovizioso e Rossi. Un tranquillo weekend di paura

MotoGP: GP Qatar: il Bello, il Brutto e il Cattivo

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Una volta prima di partire per il Qatar si mettevano in valigia crema solare e occhiali da sole, di quell’armamentario rimangono utilizzabili solo la maschera con il boccaglio e le pinne per sopravvivere nelle pozzanghere di Losail. Una doccia fredda per tutti, soprattutto per chi dovrebbe garantire la sicurezza dei circuiti in tutte le condizioni, pioggia compresa.

Per fortuna il destino si è messo una mano sulla coscienza e la domenica è filata via liscia, (quasi) senza intoppi. Mavercik Vinales ringrazia e mantiene le promesse, Andrea Dovizioso salva l’onore della Rossa e Valentino fa semplicemente Valentino, beffandosi di pronostici e crisi.

Un bel terzetto, a cui aggiungiamo Morbidelli alla sua prima vittoria. Buona la prima.

IL BELLO – Nel deserto del Qatar abbiamo raccolto un bel trifoglio. La prima foglia è Dovizioso, che sarà arrivato (di nuovo!) secondo, ma ha lottato con una convinzione che raramente gli abbiamo visto. La seconda è Valentino, che sarà anche vecchio ma se lo dimentica sempre la momento giusto. La terza è Morbidelli, che dopo tanti podi si è regalato una bella vittoria da campione consumato.
Non solo i quadrifogli portano fortuna.

IL BRUTTO – Sì, c’era anche Marc Marquez in pista domenica sera però ha usato dei superpoteri per diventare invisibile. Podio mancato a parte, il campione del mondo è stato poco più di una comparsa alla prima della stagione. Ha portato comunque a casa punti importanti e sappiamo quanto impari in fretta la lezione.

IL CATTIVO – Gli Assiri non abitavano troppo distanti dall’attuale Qatar e già più di 4mila anni fa avevano inventato le fognature. E gli antenati dei tombini, quegli strani manufatti che servono a portare via l’acqua quando piove. Ecco, a Losail non hanno studiato la storia e non sanno cosa siano. Lasciamo perdere la gestione dell’emergenza pioggia, perché il problema sta a monte. Nel deserto non pioverà quasi mai, ma quando si corre un Mondiale non ci si può affidare alla fortuna.

LA DELUSIONE – Jorge Lorenzo è uscito scottato dal battesimo del fuoco sulla Ducati. Qualche difficoltà era stata messa in conto, ma la distanza dal Dovi è stata siderale, su una pista da sempre amica della Rossa. Il maiorchino deve ritrovare la rotta.

LA SORPRESA  – Lo diciamo sottovoce, ma l’Aprilia non ci aveva convinto nell’inverno e neanche la scelta di prendersi Aleix Espargarò e lasciare a casa gli altri. Invece l’accoppiata italo-spagnola si è permessa di mordere le caviglie alle Honda ufficiali in Qatar. I denti sono affilati e la fame non manca, teniamoli d’occhio.

LA CONFERMA  – Che fosse stato amore a prima vista lo si era capito già dal primo test, però serviva il primo appuntamento ufficiale per sancirlo. La luce non era quella delle candele, ma i due non sembrano essersi formalizzati troppo. Sotto la bandiera a scacchi è stato chiaro che la storia sarà di lunga durata e piena di soddisfazione. Fate le congratulazioni a Maverick Vinales e alla Yamaha.

L’ERRORE – Quando è davanti ai microfoni ha l’effetto di 5 gocce di Valium, ma basta mettergli un casco e una tuta addosso per trasformarlo. Johann Zarco avrà pure finito la gara fra le scintille della carena che strisciava a terra, ma prima ha illuminato la pista con coraggio e talento. La caduta è stata un errore veniale, è già perdonato.

Per ottenere l’assoluzione, invece Iannone dovrà recitare 10 volte tutti i nomi degli ingegneri giapponesi del reparto corse Suzuki. Andrea è stato bravo a raddrizzare un fine settimana nato storto, ma quella scivolata non è concessa a un pilota della sua esperienza. In ginocchio sugli edamame.

IL SORPASSO – L’unico dubbio su Vinales era come si sarebbe comportato nel corpo a corpo. Rivedetevi la lotta con Dovizioso e avrete una certezza in più.

LA CURIOSITA’ – Prima pole in MotoGP per Maverick Vinales, prima pole in carriera per Franco Morbidelli e Jorge Martin. E nessuno dei tre ha fatto le qualifiche.

IO L’AVEVO DETTO – Valentino Rossi dopo i test in Qatar: “qui serve un miracolo”. Qualcuno lassù lo ha ascoltato.

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