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SBK, Rolfo: "La vittoria più emozionante di sempre"

Il piemontese si gode il primo successo in Supersport: "ho lavorato sulla strategia ed ha funzionato, lo dedico al team"

SBK: Rolfo: "La vittoria più emozionante di sempre"

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Quando si è un pilota certe sensazioni, certe emozioni, non si è mai stanchi di provarle. L’esempio di ciò è la scarica di adrenalina che solo una vittoria può darti, ed oggi Roberto Rolfo, esperto quanto gentile pilota piemontese, è tornato ad assaporare quella gioia. La prima gara di questo mondiale Supersport 2017 è infatti andata a lui per un solo millesimo; un’inezia che ha riportato lui e la MV Agusta sul gradino più alto.

“Tutta la situazione vissuta in questo weekend è stata speciale – analizza Roberto – sia per la lussazione alla spalla patita nei test di inizio settimana, dove comunque siamo stati veloci, sia per il rapporto creatosi con la MV, una moto che ho sempre adorato già dal 2013 quando insieme abbiamo esordito e colto dei podi. Mi piace perché si guida come una moto da corsa; l’epoca in cui ho corso che ricordo con più piacere è quella della 250 per loro guida basata sulla percorrenza, e la MV rispecchia molto questo stile di guida a differenza delle altre derivate di serie”.

Dopo una stagione tribolata insieme alla casa varesina come quella 2016, quest’anno la partenza è la stata la migliore possibile, ed il segreto di tutto ciò lo spiega proprio il numero 44: “Nel team è cambiato tutto, e chi è arrivato ha fatto si che si potesse fare bene fin da subito sfruttando in pieno la moto. Oggi sapevo di avere un passo interessante, ma l’accorciamento della gara prima a 15 e poi a 10 giri mi aveva fatto pensare negativamente. Invece dopo una brutta partenza ho rimontato bene ed una volta raggiunto il gruppo di testa ho cercato di gestirmi in vista del finale; in questa fase ho potuto scoprire i punti in cui ero più veloce degli altri, ad esempio il primo settore dove poi ho attaccato. Questi 19 anni di carriera sono serviti a qualcosa (ride)! È una vittoria speciale per tanti fattori, la più emozionante in assoluto”.

Emozionante anche a causa di un ultimo giro da brividi, iniziato con il contatto tra Caricasulo e Cluzel e terminato con la sfida al millesimo tra il vincitore e Mahias: “La situazione tra Caricasulo e Cluzel non l’ho vissuta perché sono passato in testa alla seconda curva, mentre ho sentito bene la moto di Mahias sul rettilineo finale. Ci siamo toccati due volte e la seconda volta sono finito sul prato, infatti siamo stati anche richiamati in direzione gara. Nessun problema comunque, era una situazione tirata e probabilmente neanche lui si era accorto di avermi mandato sull’erba. All’inizio pensavo di aver vinto ma non ero sicuro; al box per fortuna ho visto P1 ed è stato bellissimo. A chi dedico la vittoria? La stagione scorsa è stata davvero difficile, di quelle che ti possono buttare giù; io però non mi sono arreso ed il team nemmeno, infatti ha avuto l’ambizione di riprovarci e di darmi un’altra chance, quindi principalmente la dedico a loro ed ai miei tifosi”

Alla quinta stagione in Supersport è così arrivato il primo trionfo, grazia anche ai tanti segreti della categoria che in quattro anni (ed una gara) Rolfo ha fatto propri: “La Supersport mi è sempre piaciuta molto innanzitutto per la cilindrata, che ho sempre preferito alla mille per lo stile di guida. In questi anni è diventata sempre più professionale ed organizzata, potendo anche lavorare molto sulla moto a livello di elettronica e frenata. Poi è sempre molto combattuta e tirata. Quest’anno ci sono tanti piloti veloci; in questo weekend è sempre andato forte Jacobsen, anche se poi in gara ha fatto fatica commettendo qualche errore. Non me lo aspettavo in difficoltà, dato che in prova è andato davvero veloce ed in generale è un pilota pericoloso guidando qualsiasi moto, avendo anche un ottimo controllo della derapata”.

Ora è tempo di festeggiare, ma da domani la testa correrà veloce al secondo appuntamento stagionale ovvero la Thailandia, dove l'ormai 37enne piemontese cercherà altra gloria: “La pista mi piace ed in alcuni punti penso che MV sia avvantaggiata. Dobbiamo lavorare sulla velocità di punta in circuiti del genere, ma amo i luoghi caldi quindi voglio fare bene. Il potenziale per essere sempre tra i primi lo abbiamo, quindi rimane il nostro obbiettivo. Io mi sento in forma nonostante gli anni, anzi per certe cose sto meglio ora che a vent’anni. Continuo ad allenarmi da solo facendo allenamenti sprint per contrastare l’età e lo sforzo che una moto quattro tempi richiede”.    

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