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SBK, Savadori: "Desidero un 2017 davanti a tutti"

Il pilota del team Milwaukee Aprilia lavora sodo per migliorare: "da Laverty ho molto da imparare per ottenere il risultato che conta davvero"

Savadori: "Desidero un 2017 davanti a tutti"

Lorenzo Savadori ha effettuato il primo test con la Aprilia del team Milwaukee in novembre, per prendere confidenza con la sua nuova squadra capitanata da Shaun Muir che, dopo il primo anno SBK con moto BMW, passa alla 4 cilindri di Noale.

Atmosfera nuova per Lorenzo che, dopo un bellissimo 2016 in casa Iodaracing, ha trovato un ambiente inedito ma accogliente: “nel test di Jerez ho conosciuto la mia nuova squadra e devo dire che mi sono trovato bene con tutti; certo, loro sono britannici e parlano inglese, ed è proprio la lingua la prima cosa che devo migliorare, se voglio fare bene”.

Per quanto concerne la moto, Lorenzo non ha ancora saggiato novità tecniche: “in Spagna ho guidato la moto usata nell’arco di questa stagione, non erano presenti particolari nuovi. La novità, per me, era il metodo di lavoro del team, decisamente anglosassone, ma molto positivo. Comunque, a Jerez le condizioni meteo erano incerte ma ho avuto ottime sensazioni alla guida della mia RSV4”.

A fianco di Savadori ci sarà Eugene Laverty che, dopo due anni in MotoGP in sella a Honda e Ducati, torna in SBK su una moto con la quale l’irlandese ha conteso il titolo nel 2013 a Tom Sykes. Il trentenne di Toome è un pilota forte ed ormai esperto e Lorenzo ne ha già individuato l’oggettivo valore: “mi sono trovato molto bene con Laverty. Io penso che lui sia un grandissimo pilota ed una ottima persona, un gentleman; Eugene ha corso nel Motomondiale tanti anni, con la 250 e la MotoGP, in SBK ha vinto tredici gare, ha sfiorato il titolo nel 2013.  Eugene vanta una buona esperienza, sono molto felice di essere il suo compagno di squadra. Eugene è un campione, ci sarà tanto da imparare da lui, per me”.

È vero, Lorenzo imparerà, ma non solo: “il mio desiderio per l’anno nuovo? Migliorare ancora, lavorando a testa bassa, come sempre ho fatto, per ottenere il risultato che conta davvero”.

Quale è il risultato che conta davvero?

Lo sappiamo tutti quale è (ride)… stare davanti, il più possibile!”

 

 

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