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Moto3, Fenati: nel 2017 la prima gara sarà contro me stesso

Moto3: Fenati: nel 2017 la prima gara sarà contro me stesso

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Per Romano Fenati il digiuno dalle corse è finito, a novembre è salito per la prima volta sulla Honda Moto3 del team CBC Corse (che vestirà i colori degli sponsor Rivacold e Marinelli Cucine) per i test in Spagna e ora conta i giorni che lo separano dalle prime prove del 2017.

La bufera che lo ha investito in estate è un po’ alle spalle e Romano pensa solo al futuro. “Ho passato un periodaccio, di crisi - ammette con un sorriso - Però sono riuscito a trasformare questa esperienza in positivo, l’ho girata a mio favore. Le cose a volte accadono, forse per via del destino, ma quando si chiude una porta a volte si apre un portone”.

Ti senti cresciuto?
Ho sempre pensato che la cosa più importante sia il rispetto, anche verso quelli che sono definiti nemici. E’ stata una situazione dolorosa, ma adesso basta: non pensiamoci più”.

In tanti ti mettono tra i favoriti per il prossimo anno per la tua voglia di riscatto…
Sicuramente questa voglia c’è, ma non capisco certi commenti nei miei confronti. C’è chi mi scrive: fagli vedere chi sei. Io non devo dimostrare niente agli altri, ma a me stesso. La mia prima gara sarà contro me stesso, nel 2017 vorrei arrivare in Austria con più punti in campionato rispetto a quest’anno, sarebbe un risultato positivo”.

Non hai corso per metà stagione e hai finito comunque 10° in classifica, è una piccola soddisfazione?
Sì, anche se sarebbe stato meglio continuare e magari arrivare 2° (ride). Quel campionato per me è finito quel giorno, non ci ho più pensato. Lunica cosa che conta è andare in moto”.

Ti è mancato tanto?
Ho continuato a guidare, ma in strada ed effettivamente in pista è un’altra cosa”.

Cosa hai pensato quando sei salito sulla Honda Moto3?
Ma quanto è piccola? Forse mi sono sbagliato, dovevo passare in Moto2… (ride). Poi ho ritrovato quel ‘giocattolino’ di sempre, bellissimo da guidare”.

Perché non hai scelto la Moto2?
La mia idea era farlo già nel 2016, ma poi era andata diversamente. Il problema è che, quando è successo il fattaccio quest’anno, era difficile trovare posto in un buon team. Avevo avuto un’offerta da Boscoscuro, la Speed Up è una moto che mi piace molto, ma non ho voluto fare le cose di fretta”.

In che senso?
Ho guardato la mia situazione dall’esterno, in modo distaccato. Avevo già iniziato ad allenarmi con la Kalex e passare a un’altra moto avrebbe significato ripartire da zero. Non sottovaluto la Moto2, è una classe molto difficile, arrivavo da un brutto periodo e non volevo fare una figuraccia”.

La Honda Moto3 è giusta per te?
E’ totalmente diversa dalla KTM, penso che alla fine si equivalgano ma hanno punti di forza differenti. La Honda va guidata più come una 125, sfruttando la velocità  di percorrenza in curva, mentre con la KTM le curve vanno spigolate”.

Hai avuto qualche sorpresa?
La Honda è comodissima, la potrei paragonare a una bici da turismo mentre la KTM è una da corsa. Mi sono chiesto: ma questa gira forte? Dopo i primi giri l’ho scoperto: sì, lo fa. Mi ha impressionato la sua frenata, è incredibile e puoi essere subito aggressivo, mentre con la KTM serviva più delicatezza”.

E con la squadra come ti trovi?
La prima impressione è stata molto positiva. Sono entrato nel box con il mio nuovo casco e subito ci siamo messi a parlare di come andava, poi di moto stradali e così via, non mi era mai successo prima. E poi c’è Giancarlo…”.

Cecchini, uno dei capotecnici storici del motomondiale.
Ha un’esperienza incredibile, conoscevo tante storie e leggende ma lui le ha vissute e mi dice cosa è successo davvero”.

Ora andrai un po’ in vacanza?
No, continuerò ad allenarmi, in questi mesi mi sono fatto un piano personale. Ho anche incominciato a scalare in montagna. Il momento di risalire in moto arriverà prestissimo”.

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