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MotoGP, GP Sepang: il Bello, il Brutto e il Cattivo

GP Sepang: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Il gattino Dovizioso si trasforma in tigre in Malesia, come un Gremlin a contatto con l’acqua moltiplica i suoi poteri. Ci voleva una vittoria per ripagarlo degli sforzi e delle sofferenze degli ultimi anni. È lui il nono vincitore diverso di quest’anno in MotoGP e anche lui ha sconfitto Rossi, per cui ormai il 2 è un numero un po’ indigesto.

Iannone fa spettacolo prima di cadere, Marquez e Crutchlow lo imitano solo nel tuffo. In Moto2 Zarco si mette nuovamente la corona in testa e in Moto3 Bagnaia vince un giro sulla MotoGP, come sulle giostre.

IL BELLO – Brad Pitt ha passato 7 anni in Tibet, Andrea Dovizioso lo stesso tempo nel purgatorio dei piloti che non vincono. Sono bastate, un po’ di acqua, una Ducati perfetta e un polso desto in perfetta sincronia con il cervello per spegnere la fiamme dell’inferno con un pianto liberatorio. Il Dovi ha varcato le porte del paradiso e nulla vieta che ci resti per un po’.

IL BRUTTO – Come si fa a non amare il circuito di Sepang, con le sue staccate da occhi fuori dalle orbite e quelle curve che invitano a vedere la vita di traverso? Basta ricoprirlo con un asfalto che si asciuga poco e male. Il clima non ha aiutato, ma qualcuno ha sbagliato e sarà meglio che per i test di febbraio questi problemi siano solo un ricordo.

IL CATTIVO – L’olio è necessario per il buon funzionamento di un motore, non per quello di una gara. Però, se si tratta della Moto3 la Direzione Gara è ben disposta a chiudere un occhio e a fare meno del buon senso. Quando più dei piloti in gara vanno a terra, nella mente dovrebbe sorgere il dubbio che qualcosa non funzioni. Oppure abbiamo sbagliato noi, e la striscia d’olio in traiettoria era un modo per rendere più spettacolare la gara. A Valencia si potrebbe mettere un fossato con i coccodrilli all’esterno del cordolo, che poi non è tanto diverso da quella moto a terra  rimasta così vicino alla pista per un giro, senza che nessuno si preoccupasse di toglierla.

Appendice: Brad Binder ha onorato il suo titolo di campione del mondo rientrando ai box con la KTM versione naked, aspettando che i meccanici la mettessero a posto e poi riprendendo la gara seppur più volte doppiato. Bravo.

LA DELUSIONE – Ci ricordiamo di quando Danilo Petrucci alle prime gocce d’acqua si trasformava in uno squalo, ultimamente sembra più una paciosa sardina. Anche sull’asciutto le cose non stanno andando molto meglio, come se il derby con Redding per quella GP17 gli stesse facendo più male che bene. Ridateci il vecchio Petrux.

L’ERRORE – Nelle ultime tre gare Marc Marquez e Cal Crutchlow hanno collezionato una vittoria a testa e una caduta quasi in contemporanea. Erano entrambi più felici nel primo caso.

LA CONFERMA  – Al momento della nascita, non sono stati molto generosi con Johann Zarco con il carisma ma in compenso gli hanno dato altre qualità. Come un polso destro che vale oro e l’abilità di fare i backflip con la tuta addosso. Due doti essenziali per diventare per la seconda volta consecutiva campione del mondo in Moto2. Bravò, rigorosamente con l’accento.

LA SORPRESA  – È quella che ha fatto Francesco Bagnaia a Borsoi vincendo la seconda gara della stagione a Sepang. Ogni promessa è debito e riuscirà nell’impresa di guidare una MotoGP prima della Moto2. E Gino non è poi così arrabbiato per avere perso.

Valentino Rossi, Andrea Iannone e Andrea DoviziosoIL SORPASSO – Il triplo di Valentino al primo giro merita la menzione di onore. Poi tutta la serie con Iannone ci è piaciuta particolarmente. Il Maniaco è tornato.

LA CURIOSITA’ – Guai a chi salta o arriva in ritardo alle sessioni di autografi: per questa colpa il team Honda si è baccato una ramanzina, quelli Suzuki e Ducati sono stati multati. Rispettivamente di 500 e 250 euro, i budget per il 2017 sono in pericolo.

IO L’AVEVO DETTO – Marquez dopo la caduta in Australia: “ho imparato un’altra lezione”. Anche in Malesia è andato a scuola.

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