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MotoGP, Dovizioso: una pole position che non mi aspettavo

"Avevo sbagliato strategia con le gomme. Sul bagnato avrei più carte da giocarmi, ma vorrei una gara asciutta"

Dovizioso: una pole position che non mi aspettavo

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A volte le cose possono anche non andare come si era pensato, ma i risultati essere comunque ottimi. La pole position di Dovizioso a Sepang è stata, per sua stessa ammissione, la più strana di tutta la sua carriera ma forse anche una delle più belle. Anche perché Andrea ha fatto segnare i due migliori tempi della sessione.

Ero partito con la gomma morbida pensando fosse la scelta migliore, ma mi è venuto qualche dubbio quando ho visto tutti con la dura - racconta - Effettivamente in entrata l’anteriore si muoveva molto ma ho comunque chiuso un giro senza spingere al 100%”.

Il tempo era già ottimo e gli sarebbe comunque valso la pole.

Ma io non pensavo che sarebbe bastato - continua - Inoltre non mi sono deciso subito a fermarmi, ci ho pensato per quasi tutto un giro, non ho preso la scorciatoia per entrare ai box e ho perso altro tempo”.

Nonostante tutto, Dovizioso è rientrato e abbassato nuovamente il suo tempo.

Purtroppo ho potuto fare solo due giri, al terzo avrei potuto migliorare ancora - il rammarico - Per fortuna è stato abbastanza, la strategia non è stata perfetta e per questo sono sono stato sorpreso di questa pole”.

Sarebbe facile pensare che il Dovi stia facendo la danza della pioggia anche per domani…

E invece no, so di avere più carte da giocarmi sul bagnato ma preferirei una gara asciutta e sfruttare il warm up per mettere a posto la moto - afferma - Il problema è trovarsi quelle chiazze di bagnato che non si asciugano. E’ qualcosa di veramente strano, ci sono asfalti che diventano asciutti più rapidamente e altri meno, ma secondo me così non è normale. Inoltre, essendo l’asfalto scuro, non riesci a vedere quelle pozzanghere e se ci metti le ruote sopra senza accorgertene vai per terra. Anche questa mattina, nelle FP3, non riuscivo a fare le traiettorie che avrei voluto”.

Anche l’ultima curva in contropendenza non sembra convincerlo troppo.

Mi aspettavo un cambiamento più grande nell’affrontarla, ma sorpassare in quel punto è più difficile - spiega - Non si può frenare forte come in passato in ingresso, è molto facile sbagliare e finire lunghi”.

Dovizioso, ora, è uno dei maghi del bagnato ma non è sempre stato così.

“In minimoto vincevo tutte le gare quando pioveva, ma quando con il passaggio alle ruote alte era stato un disastro - racconta - Nei primi anni in 125 era difficile per me guidare sul bagnato, poi sono migliorato e dalla 250 in poi sono andato sempre forte. Non puoi allenarti in certe condizioni, devi avere solo il corretto approccio mentale quando le trovi, perché ogni miglioramento che riesci a fare poi lo conservi.

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