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MotoGP, Dovizioso e Pirro in coro: le gomme condizionano il risultato

Andrea: "Non ho spinto, non so se avrebbero retto". Michele: "Cerchio o montaggio? Non lo sappiamo"

Dovizioso e Pirro in coro: le gomme condizionano il risultato

Amara, anzi amarissima. È questo il sapore della domenica di Andrea Dovizioso, che partiva con ben altre aspettative. Le gomme hanno tradito il forlivese.

“È molto frustrane finire undicesimi dopo il lavoro di ieri, dato che in qualifica avevamo un buon passo. Forse non potevamo giocarci il podio, ma potevamo stare con Vinales. Purtroppo è emerso un problema all’anteriore che ha condizionato. In seguito ho avuto diverse difficoltà, faticavo in frenata e percorrenza. Come se non bastasse avvertivo continue vibrazioni, addirittura anche al posteriore”.

Colpa di Michelin?
“Non so di chi sia colpa, dobbiamo verificare qual è la situazione. Di sicuro come Ducati soffriamo molto gli pneumatici, dato che quando accaduto oggi è strano. Non è possibile che emerga un problema dopo soli quattro giri”.

Michelin dice che Ducati ha un impatto più dolce con le gomme.
“In certe situazione è accaduto che Ducati sia più dolce rispetto alle altre moto, perché in queste situazioni non possiamo utilizzare la dura, visto lo scarso grip, e quindi dobbiamo per forza scegliere la morbida. Non avendo spinto non posso sapere se la gomma avrebbe resistito fino al termine”.

Eppure non è la prima volta. Da cosa dipende?
“Non possiamo sapere i motivi, ce ne sono diversi. Magari è il montaggio sbagliato oppure il cerchio che fatica a tenere la gomma”.

Anche per Michele Pirro la situazione è la stessa del compagno.
“Un weekend particolare, ieri ho saltato un turno di gara e anche con le gomme ho faticato. Le partenze poi non sono il mio forte, tanto da non essere in grado di lottare coi primi dieci. Accusavo diverse vibrazioni, di conseguenza ho deciso di non rischiare. Le gomme hanno condizionato il risultato”.

Da cosa deriva tutto ciò?
“Il problema nasce dal posteriore e coinvolge poi tutta la moto. Purtroppo non si riesce a capire quali siano le difficoltà, dato che andiamo a 300 all’ora. Michelin dice che le gomme sono in sicurezza, però dovrebbero provare a salire sulla moto. All’inizio lo pneumatico ha tenuto di più, ma solo perché sono stato cauto”.

Avete deciso di puntare sulla soft.
“Siamo stati gli unici a scegliere la morbida, forse anche Pedrosa, che non ha fatto una gran gara. Con questi pneumatici passi da essere un eroe a l’esatto opposto. Le gomme cambiano troppo spesso e condizionano le prestazioni. Purtroppo possiamo farci ben poco”.

Qual è stato l’aspetto che ha inciso?
“Di certo le Michelin giravano sul cerchio e non avevano equilibrio, in seguito toccherà a loro fare le dovute analisi. Il risultato è al di sotto delle aspettative, dato che non rispecchia il nostro potenziale. Alla domenica troviamo sempre le sorprese dietro l’angolo”.

Le Aprilia hanno però dimostrato di aver fatto un passo avanti.
“Aprilia ha migliorato molto dopo Misano e i test di Valencia, dimostrando di essere mediamente veloci. A noi tocca capire il limite delle gomme”.


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