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SBK, Davide Giugliano cerca casa in Moto2

"Il no Ducati? Non ci sono rimasto...bene. Dalla Malesia in poi ho fatto più punti di Davies"

Davide Giugliano cerca casa in Moto2

Non c'è ancora un comunicato ufficiale, ma Davide Giugliano non fa più parte dei piani Ducati per il 2017.
Ed è strano che ciò avvenga proprio in quella che - nonostante manchi ancora la tanto agognata vittoria - sia in fondo la più bella stagione del pilota romano in Superbike.

Giugliano infatti è attualmente in quarta posizione alle spalle del compagno di squadra Chaz Davies, staccato da lui di 75 punti. Nemmeno una enormità in un campionato che ne assegna 50 a gara.

Evidentemente cinque podi, tre secondi e due terzi posti, non sono stati giudicati una prestazione sufficiente.
Ma è questa la vera ragione, o piuttosto come si mormora in giro a Borgo Panigale stanno cercando piuttosto un pilota di nome, in grado di portare maggiore attenzione sulla serie?

Ciabatti al Sachsenring ha confessato le pressioni dello sponsor Aruba per avere un altro italiano, che non può che essere Marco Melandri.
Ovviamente Davide Giugliano non entra nel merito.

"Non sta a me decidere chi guiderà la Ducati la prossima stagione - ammette - io ovviamente avrei voluto rimanere con loro, ma se non sarà possibile…pazienza! Andrò avanti comunque. In Ducati sono cresciuto, ho tanti amici e ho tribolato sulla Panigale, assieme a Chaz, per svilupparla".

C'è rimasto male Davide, di essere stato messo da parte.

"Beh, diciamo che…non ci sono rimasto bene! Diciamo che il mercato è partito fra Aragon ed Assen, in coincidenza con il mio peggior momento, ma poi mi sono ripreso e dalla Malesia in poi ho fatto più punti di Davies. La realtà è che nel 2015 non ho praticamente corso, con due brutti incidenti…non tanti sarebbero rimontati in moto.. Quest'anno mi sono schierato con una squadra totalmente nuova, che ha voluto dire ripartire quasi da zero".

Alcuni rimproverano a Davide la mancata vittoria, ma l'ex campione della Superstock 1000 non si piange addosso.

"La Superbike è un campionato molto competitivo. Non è facile vincere. E' arrivato Nicky Hayden, ex iridato della MotoGP ed ha fatto tre podi in tutto con una vittoria, in Malesia".

Proprio la competizione con i nuovi arrivi - la Honda sta parlando con Stefan Bradl per sostituire Van Der Mark - rende la ricerca di una sella appetibile un vero problema.

"Non mi piace parlare prima di avere qualcosa in mano. Personalmente sto parlando con alcuni top team in Superbike, ma non mi dispiacerebbe anche passare in Moto2, un campionato che ritengo molto interessante. Certo, non sarebbe facile. Un cambio di categoria non lo è mai e poi il paddock della Superbike è casa mia, ma spero di avere qualche notizia da dare entro un paio di settimane".

La difficoltà del momento, al netto della lunghissima interruzione del campionato veramente incredibile, è data dall'apparente momento di crisi della SBK.

"Mi piacerebbe che si parlasse della Superbike in modo diverso - spiega Giugliano - non vorrei che si dicesse che ci vengono i piloti della MotoGP a fine carriera, quanto che ci arrivano quei piloti che non si contentano di fare dal 15° posto in poi perché non hanno moto competitive fra le mani. E' il bello della SBK, questo: se hai un buon team ed una buona moto puoi puntare al podio. E' un campionato sano. In MotoGP se non sei su una delle tre, quattro moto ufficiali giuste, di vincere non se ne parla, ma nemmeno di arrivare lì davanti".

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