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MotoGP, Dovizioso: non ho le carte per giocare come voglio

"La pole position è importante, ma Valentino è più veloce". Iannone: "serve pazienza, me ne farò un'iniezione"

Dovizioso: non ho le carte per giocare come voglio

Lo so che dite che non sono mai contento, ma sono semplicemente realista”. Dovizioso ride mentre lascia la conferenza stampa dopo avere conquistato una pole position che mancava a lui da 24 gare e alla Ducati da 19. Il forlivese ha fatto le mosse giuste in qualifica ed è stato ripagato.

La strategia iniziale era di non rientrare per cambiare gomme, ma ho deciso di modificarla - spiega - Ho fatto bene e in più sono stato fortunato a rientrare in pista dietro a Valentino, averlo come riferimento mi ha reso facile fare il tempo”.

Tutto qui?
“In realtà sono state molto importanti le FP4 per preparare le qualifiche. Ho capito quanto fosse difficile gestire l’anteriore e abbiamo fatto qualche modifica sulla moto, inoltre ho adattato le mie linee alle condizioni della pista”.

Sei felice?
Molto del lavoro fatto in tutto il fine settimana, ci voleva dopo un GP difficile come quello di Barcellona. Non mi aspettavo di essere così veloce. Inoltre sono riuscito a capire e sfruttare al meglio la situazione in qualifica, sono stato lucido”.

Però…
Il mio passo è molto buono ma non è alla pari con quello di Valentino, è lui il più veloce. Manca ancora un po’ di consistenza in ottica gara”.

In che senso?
Sono veloce, ed è importante, ma non è ancora facile mantenerla per tutta la gara. Ci manca ancora qualcosa per giocarcela alla pari con Honda e Yamaha, con piloti come Rossi, Marquez e Lorenzo. Non è facile e non ho ancora le carte per giocare come vorrer”.

Domani che possibilità ci sono per una vittoria?
Dire iche è una buona occasione, ad Assen tutto è possibile, devo solo stare tranquillo”.

Andrea IannoneIn un certo senso è anche la strategia di Iannone che non deve solo farsi prendere dalla fretta. “La pazienza paga sempre, dovrei farmene fare un’iniezione” scherza l’abruzzese. La sua giornata è stata diversa da quella degli avversari, non dovendo preoccuparsi della posizione sullo schieramento a causa della penalizzazione.

Nelle FP3 ho girato sempre con gomme usate e sono andato forte, al livello dei migliori. Nelle FP4, sul bagnato, ho fatto solo pochi giri perché non avevo belle sensazioni, c’era poco grip all’anteriore, ed era facile cadere”.

Come hai affrontato le qualifiche?
Le gomme da bagnato non mi davano grande fiducia e ho rischiato con le intermedie. Non è stata un’idea sbagliata, ma sarebbe servito un giro in più per fare un buon tempo. Inoltre, averle provate oggi mi potrebbe dare un piccolo vantaggio nel caso fossero un’opzione per la gara”.

Partirai ultimo, ti era mai successo prima?
Mai, ma è uno schieramento strano in cui alcuni piloti veloci sono indietro e altri più lenti avanti. Potrebbe giocare a mio favore”.

Qual è la strategia?
“So che non sarà facile, ma al Mugello mi ritrovai 14° al primo giro e poi salii sul podio. Sicuramente i primi due giri saranno importantissimi per fare una buona gara. Sono anche riuscito a migliorare la moto, ora richiede meno forza, è un compromesso ma siamo riusciti a raggiungerlo senza stravolgerla”.

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