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MotoGP, Lorenzo: “Dall’Igna due passi avanti, il futuro è Ducati nei prossimi anni”

Il maiorchino commenta il trionfo della Casa italiana, svelando le ragioni del suo approdo in squadra nel 2017: “È stata una scommessa come quella di Hamilton nel 2013 con Mercedes, ma sapevo sarebbe stata la moto migliore”

MotoGP: Lorenzo: “Dall’Igna due passi avanti, il futuro è Ducati nei prossimi anni”

Dopo nove anni e tre titoli conquistati in MotoGP con la Yamaha, nel 2017 Jorge Lorenzo ha deciso di cambiare aria e puntare sulla Ducati. Una scelta che non ha dato i frutti sperati, convincendo il maiorchino a cambiare casacca dopo sole due stagioni per abbracciare il progetto Honda, prima di ritirarsi a fine 2019. Ma cosa ha portato il cinque volte iridato a unirsi alla squadra di Borgo Panigale?

“Più che per l'offerta economica, sono passato alla Ducati perché sapevo che sarebbe stata la moto migliore. È stata una scommessa come quella di Hamilton, quando ha lasciato la McLaren per la Mercedes e la gente pensava che fosse pazzo” ha confessato Jorge a Izaskun Ruiz, nella quarta puntata della serie DAZN, “Cuatro Tiempos”.

Di anno in anno, la Ducati si è fatta sempre più competitiva, arrivando a spezzare nel 2022 il lungo digiuno che pativa dal 2007, anno del Mondiale vinto da Casey Stoner con la Desmosedici GP. Con la vittoria di Francesco Bagnaia, il Costruttore bolognese si è attestato come punto di riferimento della Top Class, centrando la Tripla Corona con la vittoria dei titoli Piloti, Team e Costruttori. La base per quello che il maiorchino vede come un possibile lungo dominio della Casa di Borgo Panigale.

“Vedo il futuro piuttosto Rosso nei prossimi anni. Avranno la moto migliore per molti dei prossimi 4-5 anni - ha commentato Lorenzo - La testa di Dall'Igna è due passi avanti rispetto agli altri in termini di innovazione e tecnologia. All'interno del box lavorano come se fosse un team di Formula 1 e, a poco a poco, Gigi ha messo insieme i pezzi del puzzle. Ogni anno sono diventati sempre più competitivi e ora sono riusciti ad avere otto piloti molto bravi e soprattutto tre abbastanza maturi da essere molto veloci e costanti”.

“Il suo modo di lavorare è diverso da quello degli altri, questo è il suo grande vantaggio” ha chiosato nel corso dell’episodio Jorge Martinez, sostenendo la tesi del connazionale. L'attuale Team Manager GASGAS Aspar, tuttavia, sostiene che il vero punto di forza della Casa italiana sia la vera e propria armata schierata dalla Ducati, che fornisce le proprie moto alle formazioni Pramac, Gresini e VR46, oltre ai piloti del team ufficiale: “La Ducati ha il vantaggio di avere otto moto. Forse il regolamento potrebbe intervenire per cambiare le cose”. Che sia proprio l’alto numero di piloti in griglia la chiave del successo Ducati? Lorenzo non è d’accordo e ha sottolineato che: "magari con un vantaggio minore, ma vincerebbe anche se ne avesse 4 o 6”.


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