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MotoGP, Binder il miglior cascatore del 2022, ma Marquez lo batte in 'volata'

LA STATISTICA - Darryn è andato a terra 27 volte, però la media per GP 'premia' Marc con una Honda che che si rivela critica anche per Alex ed Espargarò. Per Vinales appena 2 cadute in tutto l'anno

MotoGP: Binder il miglior cascatore del 2022, ma Marquez lo batte in 'volata'

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Puntuale, come in tutti gli inverni, è arrivata la classifica in cui nessun pilota vorrebbe mai apparire: quella delle cadute. Ruzzoloni, scivolate, capitomboli, incidenti, tutti accuratamente annotati nei 20 Gran Premi di questo 2022 che ha regalato tante emozioni, ma anche tante cadute. Del resto, la moto per sua natura vive di un equilibrio precario e la saggezza popolare recita che, tutto sommato, i motociclisti si dividono in appena due categorie: quelli che sono già caduti e quelli che devono ancora cadere.

Prima di scoprire chi ha fatto quest’anno del volo un’arte, diamo un occhiata alle statistiche generali che ci dicono che in questo 2022 si è caduto tanto: 1106 volte per la precisione. Si è sfiorato il record del 2017, quando le cadute furono 20 in più, ma si corsero 18 gare.

A fare da padrona nel conteggio generale è la Moto2, che ha raggiunto le 428 cadute, vale a dire 21,4 a fine settimana (è riuscita comunque a fare peggio molti altri anni). Del resto la classe intermedia è il primo scoglio per i piloti che si trovano su una moto pesante, con buona cavalleria e pochi controlli elettronici, insomma tutto quello che serve per mettersi in posizione… orizzontale.

Anche la Moto3 è storicamente ricca di errori, data l’età media molto bassa, ma semmai quest’anno ha stupito la MotoGP che ha raggiunto il suo primato di 335 cadute. Nella classe regina l’esperienza non manca, l’elettronica è sopraffina, ma quest’anno si è sbagliato tanto. Solo nel 2017 si fece peggio, con una media di 17,4 cadute a GP, in questa stagione ci si è fermati a 16,7, un dato comunque importante.

Per quanto riguarda le sessioni con più cadute, è scontata la vittoria della gara su i turni di prove. Con 346 cadute registrate vale da sola un terzo del totale.

 

Vince Darryn Binder, ma Marc Marquez lo supera

Ci siamo dilungati un po’ sulla classifica generale, ma è ora di passare alla classifica piloti e dichiarare il vincitore, che non è una sorpresa. Passare direttamente dalla Moto3 alla MotoGP ha il suo prezzo e Darryn Binder l’ha pagato con 27 cadute, cioè 1,35 a GP. Il sudafricano ha vinto con distacco su Keminth Kubo, che ha sdraiato la sua Moto2 25 volte, e su Marco Bezzecchi. Il Rookie of the Year della MotoGP è stato una delle sorprese dell’anno, ma ha anche dato molto lavoro ai suoi meccanici con 23 voli.

Ironia a parte, le classifiche di classe forniscono anche altri dati interessanti, perché non è sempre e solo il pilota ad avere tutta la colpa quando a vincere è la forza di gravità. Della Honda si dice spesso che sia una moto difficile e che trasmette poca fiducia ai piloti e le statistiche sembrano confermarlo. Pol Espargarò e Alex Marquez hanno collezionato entrambi 22 cadute (più di una a GP), mentre Marc si è fermato (si fa per dire a 18). Senza dubbio il peggior risultato di marca.

C’è però un altro colpo di scena, perché Marc Marquez ha preso parte solamente a 12 GP, quindi la sua media è di 1,5 cadute per fine settimana, facendo così meglio (o peggio, vedete voi) di Binder. Come detto, c’è poco per cui festeggiare, perché queste statistiche dimostrano come la RC213V sia una moto critica per tutti i piloti, Nakagami compreso, a terra 12 volte in 17 GP.

Diamo però anche i meriti a chi è (quasi sempre) rimasto in piedi e Maverick Vinales ha stracciato la concorrenza con appena 2 cadute in 20 gare. Fra chi ha preso parte a tutti gli appuntamenti, Quartararo e Marini sono secondi allo spagnolo di Aprilia, con 7 cadute. E il campione del mondo? Bagnaia è caduto 14 volte, tante quante nel suo anno di debutto in MotoGP, ma il suo futuro compagno di squadra Bastianini lo ha battuto… con 18 cadute.

Attenti a Portimao, e alla prima curva del Sachsenring

Chiudiamo, con il circuito più traditore e c’è una sorpresa, perché dopo 3 anni di dominio Le Mans si è dovuta arrendere a Portimao. Ha giocato un ruolo importante il meteo, buono in Francia e meno in Portogallo. Così l’Autodromo dell’Algarve è l’unico in cui si è raggiunta la tripla cifra con 105 cadute in tre giorni.

La curva peggiore per i piloti, però si trova in Germania, ed è la prima del Sachsenring. Una svolta a destra, dopo tante a sinistra, in cui si sono contate 21 cadute.

Il circuito in cui si è caduto meno? Termas de Rio Hondo, appena 34 volte in tutto il fine settimana.

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