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SBK, Bautista–Ducati: la conquista del Mondiale Superbike in quattro mosse

A quattro round dal termine Alvaro ha ben 59 punti di vantaggio e si trova nella posizione migliore: gli altri sono obbligati a vincere su piste favorevoli allo spagnolo e lui potrebbe già tirare i remi in barca con l'aritmetica dalla sua parte

SBK: Bautista–Ducati: la conquista del Mondiale Superbike in quattro mosse

La tripletta messa a segno a Barcellona è stata certamente un duro colpo sul Mondiale Superbike. Dopo Magny-Cours il vantaggio di Alvaro Bautista sugli inseguitori nella classifica iridata era di 30 punti, adesso è invece passato a ben 59 lunghezze.

A quanto pare il round catalano ha spianato la strada  allo spagnolo della Ducati verso la conquista di quel titolo che a Borgo Panigale manca da ben 10 anni. In questo momento Alvaro preferisce non pronunciare la parola Mondiale, anche se dentro di lui arde il sogno di regalare un trionfo a lungo atteso alla Casa tricolore.

Sta di fatto che a quattro appuntamenti dal termine si può fare e mai come ora è lecito pensarlo a questo maledetto Mondiale. A tal proposito ci sono tanti motivi. Oltre ai punti di vantaggio in Campionato, Alvaro e la Ducati sono sempre stati competitivi su ogni tracciato, senza mai accusare il colpo. Inoltre lo spagnolo ha messo in mostra una costanza a dir poco incredibile, a tal punto da vantare un quarto posto come peggior risultato fino ad ora in Campionato, ad eccezione dei ritiri di Donington e Magny-Cours.

A questo aggiungiamo poi il calendario: le tappe più insidiose sono ormai alle spalle, mentre all’orizzonte ci sono circuiti come Portimao, ma soprattutto il gran finale in Australia che potrebbero mettere in mostra una sorta di Remake stile Barcellona 2.0 a favore del numero 19. 

Attualmente la situazione è chiara: con 59 punti di vantaggio, l’aritmetica dice che qualora Toprak dovesse vincere tutte le gare da qua al termine della stagione e Bau Bau fare sempre secondo, quest’ultimo avrebbe il titolo in tasca per sette punti di differenze. Già questo aspetto va a sottolineare il fatto che l’iberico non avrebbe più bisogno di essere costretto a salire sul gradino più alto del podio, mentre tutta la pressione è puntata sui rivali.

Ovviamente fatichiamo a credere che l’alfiere Aruba decida proprio ora di tirare i remi in barca. Semmai l'idea è quella di andare nuovamente all'attacco, a partire proprio da Portimao, con l’intento di mantenere intatto o aumentare il proprio vantaggio in vista della tripla fuori Europa tra Argentina, Indonesia e Australia.

Di queste tre l’ultima è senza dubbio quella che più fa gola a Bautista: Phillip Island ha infatti tutte le carte per esaltare il potenziale della Ducati V4 e di questo lo spagnolo ne è ben consapevole.

La concorrenza è quindi avvertita: mai come in questi ultimi anni il titolo sembra aver preso la direzione di Borgo Panigale.  

 

 

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