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MotoGP, Petrucci: “Nemmeno Hitchcock avrebbe pensato a una cosa del genere”

“Sono appena uscito da una lavatrice dopo aver fatto il giro del mondo. La Suzuki? Ci sono tante cose da capire, sarà difficile fare meglio di ultimo domenica, ma non mi importa del risultato”

MotoGP: Petrucci: “Nemmeno Hitchcock avrebbe pensato a una cosa del genere”

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Ancora qualche ora di attesa e poi Danilo Petrucci potrà finalmente salire in sella alla Suzuki per disputare il primo turno di libere del weekend. C’è grande attesa da parte di Petrux per questa nuova sfida in Thailandia con la GSX-RR.

A lui toccherà il compito di sostituire Joan Mir e di conseguenza c’è grande curiosità per ciò che lo attende, soprattutto dopo aver fatto il giro del mondo negli ultimi giorni.

 “Domenica mattina, prima di Gara 2, mi hanno informato di questa opportunità – ha detto – inizialmente ho detto: “Fatemi pensare, dato che prima faccio la gara del MotoAmerica”. Poi in seguito ho detto di sì, consapevole che la Thailandia fosse un weekend bello tosto dal punto di vista fisico. Già lo era qualche anno fa, quando avevo qualche anno in meno, adesso lo sarà ancora di più. Sta di fatto che sono qua e non vedo l’ora di partire”.

Danilo è partito lunedì da Atlanta per arrivare ieri a Buriram.   
“Sono partito alle 6 di mattina dall’hotel e sono arrivato a Buriram alle 14 locali.  È come se mi avessero messo in una lavatrice, dato che questa doveva essere la mia settimana di vacanza. Io e mio fratello dovevamo farci un giro a New York, invece è saltato tutto, perché lui è dovuto tornare in Italia a prendermi la tuta per poi portarla qua a Buriram. Speriamo arrivi in tempo (sorride)”.

Un’avventura del genere rimarrà per sempre impressa nella mente di Petrux.  
“Ho fatto il giro del mondo in questi giorni.  Nemmeno Hitchcock sarebbe riuscito a pensare a una cosa del genere. Che dire: è stato tutti così veloce e di corsa, ma sono davvero felice. Questo è il più grande regalo che potessi ricevere dal mondo delle corso e sarò per sempre grato al motociclismo. Sto provando emozioni davvero incredibili”.

Adesso non resta che salire in sella alla Suzuki con un occhio ovviamente rivolto al meteo.
“Ho visto che piove, spero piova fino a domenica sera (sorride). Con l’acqua la gara dovrebbe essere meno impegnativa dal punto di vista fisico. Ovviamente dovrò capire molte cose, considerando che questa è una delle gare più toste di tutte. Io sono qua per divertirmi e finire la gara, dato che sarà difficile finire in una posizione che non sia ultimo. Spero però di riuscire a rimanere vicino agli altri piloti, senza dare particolare importanza al risultato. È più o meno come la Dakar, dove non mi aspettavo di vincere una tappa”.

A proposito di Dakar, il ternano non dimentica il Raid.
“Alla Dakar ho potuto provare la moto prima di correre, nonostante fossi infortunato. Qua invece dovrò imparare molto cose, tra cui tutti i pulsanti, visto che sono diversi rispetto alla Ducati del MotoAmerica. Nella mia carriera ho sempre guidato motori V4 tranne che ai tempi della Ioda, una CRT. Ci sono molte cose da imparare e modificare, come ad esempio la posizione in sella, dato che è diversa e dovrò concentrarmi sugli assetti e i bilanciamenti”.

A distanza di quasi un anno dall’ultima volta, Petrucci ritrova quindi la MotoGP.
“La stagione 2021 è stata una delle stagioni più difficili. Per me è stato come fare due stagioni in una tra MotoGP e preparazione alla Dakar. Poi l’infortunio ha complicato molto le cose, dato che sono arrivato al via del MotoAmerica non la top. Adesso però sono qua, felice ed entusiasta, dato che non vedo l’ora di iniziare”.

 

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