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MotoGP, Pernat: "Ho avuto Capirossi, Iannone e Bastianini in Ducati, è romantico"

VIDEO - "Enea è molto simile a Loris, ha la stessa umiltà e guida in modo simile. L'ho saputo alle 16, come tutti gli altri, Ducati è stata davvero molto corretta ed ora puntiamo a fare qualcosa di grande"

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Erano in molti ad aspettare la notizia riguardo la scelta della Ducati per quanto riguarda il nome del futuro compagno di squadra di Pecco Bagnaia, ma tra quelli certamente più in 'ansia' possiamo annoverare il nostro Carletto Pernat, che di Enea è il manager. Carlo non aveva la certezza che l'ago della bilancia Ducati potesse pendere dal lato di Enea, ma ieri ha ricevuto la telefonata tanto sospirata da parte di Paolo Ciabatti ed è intervenuto nel nostro Bar Sport per raccontarci le sue prime sensazioni dopo aver appreso la notizia. 

"L’ho saputo oggi, verso le 16 - ci ha raccontato Pernat ieri sera -  Mi ha chiamato Paolo Ciabatti per comunicarmi la decisione di Ducati. Non dico che non me l’aspettassi…la Ducati è stata molto corretta, poi ognuno può valutare la scelta come vuole e ritenere che sia giusta o sbagliata, ma devo dire che la correttezza è stata totale perché la decisione non era stata presa prima, nonostante molti fossero certi che Martìn fosse già stato scelto. Ducati ha aspettato la data che aveva annunciato, ha fatto le sue valutazioni ed ha scelto Enea. Per me è una scelta corretta, i risultati di quest’anno dicono che Enea sta facendo un campionato migliore di Martìn. Ha vinto tre gare, è molto avanti in classifica rispetto a Jorge. A livello sportivo la decisione era logica, poi è chiaro che la Ducati è una grande azienda e incidono anche altri fattori come il marketing. Devo però davvero sottolineare la correttezza di Ducati. La scelta era difficile, anche Martìn è un gran pilota".

Come ha reagito Enea?
"Potete immaginare quanto è felice! Va nel team ufficiale, è molto emozionato e ne ha parlato anche con Ciabatti. Pensa che io avevo il telefono in modalità aereo e mi ha cercato mezzo mondo! Enea è felice, ma devo dire che avrebbe accettato in tutta serenità anche la Pramac. Ma è logico che quando parli di team ufficiali, i piloti vogliono quello. Poi la Rossa è un sogno dei piloti italiani e non solo. Adesso cerchiamo di giocarci qualcosa di importante l’anno prossimo".

Si forma di nuovo una coppia tutta italiana in Ducati. 
"E’ la terza volta che Ducati ha una coppia tutta italiana. Per me è il terzo pilota. Ho avuto Capirossi, Iannone ed ora Bastianini. Per me è un bentornato. La vedo come una cosa romantica, ormai non potrò avere altri 42 anni di carriera, ma è una cosa bellissima, una grande soddisfazione. Enea somiglia molto a Capirossi, ha lo stesso carattere. Molto umile, mai polemico. Anche come guida sono simili".

Pensi che adesso Ducati possa chiedere ad Enea di mettersi a disposizione di Bagnaia per aiutarlo nel mondiale?
"Ducati anche domenica aveva chiamato i piloti al Red Bull Ring per chiedere di fare un minimo gioco di squadra, ma più che altro per chiedergli di non disturbarsi a vicenda. Ma questo non significa che Enea non avrebbe potuto vincere. Anche lui si sta giocando il mondiale, se avesse vinto in classifica sarebbe vicino a Bagnaia. Ora è molto più difficile. In questo momento la rincorsa di Pecco è possibile, ha la moto migliore e lui è molto forte. E’ chiaro che quando hai otto moto Ducati in pista, un minimo di gioco di squadra serve farlo perché più moto piazzi davanti più Quartararo perde punti. Domenica si poteva fare podio tutto Ducati".

Secondo te Bagnaia sarà un compagno scomodo per Bastianini? 
"Per me noi sottovalutiamo ancora troppo Bagnaia. E’ davvero forte, uno che ha vinto 5 Gran Premi quest’anno, poi pensa a quanti ne ha vinti a fine 2021. Deve essere valutato per quello che è, non per come si propone come personaggio".

Hai detto che Bastianini avrebbe preso bene una eventuale scelta di Ducati diversa. Secondo te come l'ha presa Martìn?
"Nonostante tutti pensavano che Martìn fosse avvantaggiato, le cose sono andate come sono andate. Enea non avrebbe preso male la decisione di andare in Pramac, penso che Jorge debba fare un po’ mea culpa. Diciamo che la strategia dell’anno scorso parlava più di Martìn in ufficiale che Enea, poi la stagione che ha fatto quest’anno Bastianini l’ha mandato un po’ in crisi. Ha fatto cinque zeri, di cui almeno uno non per colpa sua che l’ha buttato a terra Bagnaia. Secondo me l’accetterà volentieri, anche se si aspettava la squadra ufficiale. Forse Enea l’avrebbe digerita meglio, ma Jorge è in una squadra fortissima, con tecnici bravissimi e che conosce bene".

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