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MotoGP, La nuova chicane del Red Bull Ring: alleata o avversaria di Quartararo?

Il nuovo layout è stato pensato per la sicurezza e riduce la lunghezza di un rettilineo, ma non è detto che aiuti Fabio nell’arginare la maggiore potenza di Aprilia e Ducati

MotoGP: La nuova chicane del Red Bull Ring: alleata o avversaria di Quartararo?

Il mio regno per un cavallo. Magari anche venti. Fabio Quartararo e probabilmente l’intero paddock della MotoGP sa benissimo che la sua Yamaha M1 è attualmente la moto meno potente del lotto ed in passato il Red Bull Ring poteva essere considerata una vera bestia nera per la coppia campione del mondo e leader dell’attuale classifica. Magari il francese non avrebbe rinunciato alla sua corona di Re per una manciata di cavalli, ma di certo la tentazione l'avrebbe provata. 

L’anno scorso è stata presa la decisione di modificare il layout del tracciato austriaco inserendo una chicane prima della curva 2, il punto in cui nel 2020 avvenne il pericolosissimo scontro tra Morbidelli e Zarco, con la moto di Franco volata letteralmente a pochi centimetri dalla testa di Valentino Rossi. Per fortuna in quella circostanza andò tutto bene, ma cambiare le linee in quel punto della pista divenne una sorta di obbligo per la safety commission. 

Il risultato è che adesso il Red Bull Ring è stato sulla carta rallentato, togliendo alle moto più veloci il vantaggio di poter sfruttare l’intero rettilineo opposto per scaricare tutta la potenza a terra. Questo dovrebbe sulla carta rappresentare un vantaggio per la Yamaha e per Quartararo, che pur essendo ancora in testa al mondiale non sta di certo passando il momento più esaltante della stagione dopo lo zero di Assen e l’insipido ottavo posto di Silverstone. 

Lo stesso Fabio aveva sottolineato che in realtà in quel punto le sue staccate profonde l’avrebbero aiutato a recuperare parte del gap accumulato in rettilineo dalla sua M1, mentre adesso lo scenario è cambiato sensibilmente. La moto di Iwata ha infatti nella potenza massima il suo tallone d’Achille, ma nella sua capacità di fare percorrenza e velocità a centro curva ha invece la propria freccia più affilata. Un corvone veloce in più avrebbe forse aiutato, ma il tracciato austriaco è uno dei pochi rimasti al mondo disegnati da madre natura, con la pista che segue l'andamento delle colline. 

Una chicane come quella inserita al Red Bull Ring è in realtà un possibile svantaggio ulteriore per Fabio e la sua Yamaha, perché può da un lato esaltare la capacità di frenata dell’Aprilia di Aleix Espargarò, che ad Assen ha dimostrato quanto possa essere efficace in staccata, e dall’altro aiutare la capacità della Ducati in accelerazione, ovvero quella caratteristica delle GP21 e 22 di scaricare meglio di tutti potenza a terra proprio in uscita di curva. 

Per adesso i piloti della MotoGP non hanno ancora saggiato il nuovo layout del tracciato austriaco, ma pare chiaro che il teorico vantaggio di Quartararo possa in realtà rivelarsi un incubo se dovesse scoprire che la nuova chicane rappresenta un avversario in più invece che un aiuto per tenere testa ai rivali.

La certezza è che l’attuale classifica possa cambiare sensibilmente nei tre prossimi Gran Premi. In Austria è difficile in ogni caso immaginare la M1 come la moto da battere, a Misano si corre nel salotto di casa di Bagnaia e dopo si vola ad Aragon, la pista su cui nel 2021 Pecco conquistò la sua prima vittoria in MotoGP dopo una sfida bellissima con Marc Marquez. Aragon è poi da sempre una delle piste preferite da Aleix Espargarò, che superati i guai fisici di Silverstone potrebbe anche tornare ad essere l'uomo dell'incredibile rimonta di Assen. 

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