Tu sei qui

SBK, Rinaldi: “Questo è il mio punto zero, non posso essere la brutta copia di Bautista”

“Alvaro guida la Ducati come nessuno. Il bilancio è super negativo, ma questo weekend ho lavorato in maniera completamente diversa in confronto a quanto fatto nella mia carriera, sacrificando la prestazione per il futuro"

SBK: Rinaldi: “Questo è il mio punto zero, non posso essere la brutta copia di Bautista”

Share


È stato un weekend dal retrogusto amaro quello di Estoril per Michael Rinaldi. L’alfiere Ducati si è infatti presentato in Portogallo con ben altre aspettative, le quali sono state deluse. Al termine del fine settimana, il portacolori Aruba è lucido e sincero nella sua analisi, confermando senza troppi giri di parole i limiti emersi.

Se consideriamo la posizione il bilancio è super negativo – ha ammesso – essere attorno all’ottavo e nono posto è al di sotto delle aspettative. Questo weekend ho lavorato in maniera completamente diversa in confronto alla mia carriera. Ho vinto gare in SBK, ma sono stati più che altro expolit che delle conferme. Credo che se voglio essere un giorno a livello di Toprak, Rea e Alvaro devo cambiare metodo di lavoro, guardando più alla costanza che alla prestazione, tipo Aragon”.

Michael, puoi spiegarci cosa non ha funzionato?

“Questo weekend è stato un punto zero per me. I risultati sono duri da digerire, ma nella  mia carriera voglio ambire a ottenere più di semplici risultati. In certi momenti bisogna quindi guardarsi in terza persona e capire cosa non funziona. Per arrivare a quello che è il mio obiettivo non manca troppo, consapevole del fatto che la base che abbiamo a disposizione potrebbe aiutare già a partire da una tappa come Misano. Facendo alcune scelte nel corso del fine settimana ho dovuto sacrificare la prestazione. Il morale non è dei migliori, ma penso di avere maggiore potenziale da oggi”.

Come mai Bautista fa tutta questa differenza con la Rossa?

“Noi siamo simili fisicamente, ma il suo modo di guidare la Ducati è unico. Per essere là davanti non devo essere la brutta copia di Alvaro. Devo infatti esaltare quelli che sono i miei punti forti, creando una moto che mi consenta di farlo. Nell’attuale SBK basta perdere tre decimi a giri per arrivare lontani. Lui sta facendo qualcosa di veramente incredibile e gli faccio i complimenti. Ogni piloti ha i suoi punti e la bravura sta nell’ottimizzarli”.

   

Articoli che potrebbero interessarti