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MotoGP, Aleix Espargarò: "dopo i test la moto è migliorata, le aspettative sono alte"

"Aprilia e Suzuki le moto più equilibrate in griglia. A Yamaha manca potenza, Fabio potrebbe soffrire su alcuni circuiti come Mugello, Phillip Island e Motegi "

MotoGP: Aleix Espargarò:

Dopo la perdita delle concessioni dovuti agli ottimi risultati in questa stagione, Aleix Espargarò continua a dimostrare l'enorme passo in avanti della sua moto nonché la sua costanza come pilota in questo campionato. E' primo nelle FP1 sul circuito di Le Mans, poi cede lo scettro nelle FP2 alla Ducati di Bastianini, inseguendolo però a stretta misura sul filo di pochi decimi di distacco. Le aspettative in casa Aprilia sono giustamente alte considerando che con una vittoria e tre podi il pilota spagnolo è secondo in classifica con 82 punti, ad un soffio dal leader Quartararo.

Dopo i test di lunedì scorso a Jerez, avete approntato alcune modifiche alla Aprilia?
"Si, sul rettilineo è migliore - interviene Aleix -il cambio seamless sembra più morbido e veloce, è anche più leggera rispetto a prima. Persino in partenza è migliorata, se dovessi cercare un lato negativo, ma più che di negativo parlerei di diverso, il freno motore in ingresso curva è differente e cambia leggermente l'equilibrio della moto. Di norma corro con un setup generale quindi in quell'area la differenza l'ho notata, ma nel complesso le prime impressioni sono incredibili, i tecnici hanno fatto un ottimo lavoro".

Quindi le aspettative per la gara sono buone?
"Non dico che sarà facile ripetere il risultato dell' Argentina, ma le sensazioni sono davvero buone e la moto è molto veloce, ma il tempo domenica è ancora un'incognita e su quello purtroppo non abbiamo controllo. Penso che l'Aprilia sia una moto tra le più competitive, e conosco le mie capacità di pilota, ma di fatto le sensazioni sull'asciutto e sul bagnato cambiano drasticamente".

Anche il colore dei cerchi è cambiato, come per le Ducati, anche voi usate una vernice particolare?
"Si, serve a disperdere meglio il calore, abbiamo iniziato ad utilizzarle in Indonesia quest'anno, ma non è la prima volta. Ricordo di averle provate già due anni fa al Mugello in una giornata caldissima, e riuscimmo a perdere un paio di gradi. Ora è diverso, il livello in MotoGP è talmente alto che ogni piccolo vantaggio dobbiamo utilizzarlo".

In questi giorni si parla molto anche della pressione delle gomme.
"Io adoro analizzare i dati coi tecnici, non avete idea di quanto ogni piccola differenza possa avere effetti incredibili o disastrosi sulle prestazioni. Un mezzo grado può far tremare la moto o farla schizzare via, è incredibile. Penso che ormai per la direzione presa dalla MotoGP, con moto sempre più simili tra loro e regole stringenti, ognuna di queste piccole cose finiscono per creare vantaggi enormi. Ormai siamo arrivati al punto che gli ingegneri stessi lottano gli uni con gli altri per inventarsi qualcosa di nuovo, è stato così anche per le ali, sono curioso di scoprire chi sarà l'ingegnere migliore nelle gare a venire".

Tutto sembra ruotare attorno alla ruota anteriore.
"E' esattamente così - prosegue lo spagnolo -E' per questo motivo che stiamo cercando di non rivoluzionare la moto, ogni modifica potrebbe destabilizzare completamente l'equilibrio con le altre componenti, è un enorme rischio e non vogliamo arrivare a Domenica e trovarci di fronte a incognite del genere".

Guardando più in generale alle moto in griglia quest'anno, sembra che l'Aprilia sia diventata la moto più equilibrata. Cosa ne pensi?
"A Jerez avevo il passo di Pecco e Fabio, ma sono rimasto indietro. Sicuramente l'Aprilia è diventata una moto molto competitiva, ma credo che anche la Suzuki sia una moto molto equilibrata. Anche la Yamaha ha un'ottima base ma le manca un po di potenza che è fondamentale. Penso che quando arriveremo su circuiti come il Mugello, Phillip Island, Motegi Fabio potrebbe soffrire molto sotto quell'aspetto" ,ha concluso poi Aleix.

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