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MotoGP, Rins sul ritiro Suzuki: "Suppo non sapeva nulla, alla notizia ho pianto"

"Ricevere la notizia del ritiro lunedì a Jerez è stato terribile. Il Presidente della Suzuki Toshihiro è sempre stato super amichevole, mi mandò un video quando è nato mio figlio: ora niente. Il futuro? Il mio manager sarà molto impegnato"

MotoGP: Rins sul ritiro Suzuki:

La notizia shock riguardo il ritiro di Suzuki a fine 2022 non era stata ancora commentata dai diretti interessati, ma oggi stanno arrivando le prime dichiarazioni ai media di Alex Rins e Joan Mir. Il primo a parlare affrontando tutte le domande del caso davanti ad una folla di giornalisti è stato Rins, che ha spiegato nel dettaglio quanto accaduto a Jerez sottolineando quanto fosse totalmente inaspettata una decisione che ovviamente ha stravolto tutti i suoi piani per il futuro. 

Alex si sta giocando il mondiale su una moto che già sa di non poter utilizzare nella prossima stagione e stando alle sue parole, questa situazione gli concederà una spinta ulteriore per dare il massimo e far capire ai vertici di Hamamatsu quanto sia sbagliata questa decisione. Vincere il titolo in questo 2022 sarebbe davvero un risultato epico per Rins o Mir, e sarebbe senza dubbio la risposta migliore da dare alla Casa giapponese che ha deciso di lasciare di nuovo un paddock in cui era tornata nel 2015. 

"Dopo i test di lunedì, Livio e Sahara San mi hanno chiamato per darmi la notizia nel loro ufficio - ha dichiarato un amareggiato Rins -  E’ stata durissima, ho pianto. Adesso mi sento l’Alex Rins di sempre, ma è stata dura. Ho dato tutto per questa squadra, dal 2017 cerco di dare tutte le info necessarie per avere una moto veloce e competitiva. Ma anche tutta la squadra ha fatto tanto dal 2015, quando Suzuki è tornata in MotoGP. E’ stato uno shock per me e per i ragazzi della squadra. Non è facile, alla fine io posso trovare un posto per il 2022, spero, ma per la squadra è più difficile. Mi dispiace moltissimo, sono come una famiglia per me. Adesso cerchiamo di finire la stagione, questa sarà la mia ultima gara a Le Mans con la Suzuki. Voglio divertirmi finché sono con loro, e dare tutto, andando avanti a testa alta". 

Una decisione difficile da comprendere. 
"Stiamo lottando per il mondiale, la nostra squadra è al comando nella classifica dei team, quindi è difficile da capire questa decisione. Ma hanno preso questa decisione nel quartier generale della Suzuki ed è questa. Non possiamo cambiarla, possiamo solo rispettarla". 

Hai avuto contatti con qualcuno in Giappone?
"Non ho parlato con nessuno dal Giappone. Il Presidente della Suzuki Toshihiro è sempre stato super amichevole con me, mi ha mandato un video quando è nato mio figlio. Non ho ancora ricevuto niente da lui o da altri manager dal Giappone, solo la comunicazione di Livio e Sahara San". 

Come immagini il tuo futuro, che opzioni hai?
"Al momento non ho nulla per il futuro, ma ho un manager che se ne occupa. Magari sarà un po’ impegnato nelle prossime settimane, ma adesso voglio solo pensare alle prossime gare, andare avanti ogni weekend. Questa cosa mi da una spinta extra, perché abbiamo una moto che per me è il miglior pacchetto mai avuto con Suzuki, quindi voglio dimostrargli che hanno preso la decisione sbagliata". 

Tu eri certo di continuare con Suzuki nel 2023?
"Il piano era continuare, stavamo negoziando per questo. Eravamo vicini alla firma, sono certo che nessuno sapesse nulla. Ma questa cosa è arrivata velocemente, se Livio o Sahara San lo avessero saputo, di certo non avremmo iniziato una trattativa. Quando hanno saputo la notizia, erano a terra anche loro, sono convinto che non sapessero nulla. Abbiamo fatto un ottimo inizio stagione e questo rende ancora più difficile capire perché Suzuki non vuole continuare in questo campionato. Siamo competitivi, ma come ho detto la decisione è questa e dobbiamo rispettarla". 

Il mercato piloti cambierà molto dopo questa decisione. 
"Il mercato piloti è cambiato adesso, perché stiamo lasciando Suzuki sia io che Joan. Anzi, la Suzuki ci ha lasciato! Dobbiamo andare da qualche parte, non voglio il male di nessuno, non voglio che qualcuno cacci un pilota per mettermi in sella, ma penso che sia questa l’unica strada. Come pilota voglio continuare a correre. E’ difficile la situazione, ma questa cosa ci darà una spinta credetemi. Dopo il test di Jerez sono stati giorni difficilissimi, ma adesso abbiamo due strade davanti. Possiamo andare verso il basso e lasciarci prendere dallo sconforto o verso l’alto e dobbiamo prendere la seconda strada". 

Pensi che arriveranno sviluppi da qui a fine anno?
"Ci hanno detto che i pezzi nuovi per questa stagione sono stati già deliberati e ce li porteranno per tentare di migliorare ancora questa moto. I meccanici sono distrutti, ma i giapponesi in squadra lo sono ancora di più. A Barcellona arriveranno delle novità aerodinamiche che stanno già producendo, il budget per le novità per quest’anno era già stanziato. Non ho motivo di non credergli. Le proveremo. Io ho fiducia nella mia squadra, daranno tutto fino alla fine anche se è difficile per loro". 

Dovendo scegliere una delle moto rivali in griglia, su quale punteresti?
"Preferirei la Suzuki. Non sono nella posizione di decidere". 

Audio raccolto da Matteo Aglio

 


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