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MotoGP, Bagnaia: "Il dolore alla spalla è gestibile, non mi limita nella guida"

"Avevo bisogno di una giornata così. La GP22 è migliore della GP21 in percorrenza e ingresso curva, un po' peggio in frenata. I rivali? Suzuki e Yamaha vanno forte"

MotoGP: Bagnaia: "Il dolore alla spalla è gestibile, non mi limita nella guida"

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Il terzo posto al termine del venerdì di Jerez è la migliore notizia che Pecco Bagnaia potesse ricevere. Era arrivato in Spagna con una spalla destra che lo preoccupava e, anche se i timori non si sono dissolti, ora sa che può guidare la sua Ducati senza troppi problemi. Non solo per un giro, ma anche sulla distanza, mettendo in mostra un passo costante e veloce.

Le mie condizioni sono migliori rispetto a Portimao, fortunatamente. Anche se questa pista è tosta, ci sono tanti cambi di direzione in cui da sinistra vai verso destra e mi danno fastidio - ha raccontato la sua giornata di prove - Al momento non mi hanno limitato troppo nella guida, potrebbe però succedere quando dovrò andare più forte. Oggi ho fatto veramente fatica solo in FP2, nel giro secco: all’uscita della quarta curva la moto ha sbacchettato e ho mi ha fatto male. È un dolore ancora gestibile, non mi limita nella guida, e mi sono trovato bene in moto da subito, nonostante questa mattina un piccolo problema meccanico mi abbia disturbato, non mi permetteva di frenare forte. In FP2 tutto ha funzionato perfettamente, ho girato bene con gomme usate e ho fatto due bei time attack, è stata una buona giornata”.

Ora bisogna sperare che il suo fisico continui a migliorare.

Questa mattina non ho preso nessun antidolorifico per verificare le mie condizioni, mentre nel pomeriggio un antinfiammatorio abbastanza leggero, in gara dovrò usare qualcosa di più pesante - ha spiegato Pecco - Ho fatto un piano di lavoro con la Clinica Mobile e con Carlo (Casabianca, il preparatore della VR46 ndr) e penso stia funzionando”.

In pista è sembrato (finalmente) di rivedere il Bagnaia della fine dello scorso anno.

Sicuramente la gara di Portimao mi ha riportato ad avere una grande fiducia in moto e ho sentito finalmente guidare come lo scorso anno, frenando forte, avendo tanta velocità in percorrenza di curva e riuscendo a essere costante con e gomme usate. Tutto il nostro lavoro sta iniziando a dare i suoi frutti” ha sorriso.

Non vuole però dire che la sua stagione inizi ora.

Il campionato è iniziato alla prima gara, abbiamo lavorato tantissimo e siamo sempre migliorati, fino a Portimao - ha continuato - Lì sapevo di potere essere veloce, è andata come è andata, ma mi ha aiutato tanto per ritrovare quelle sensazioni di cui avevo bisogno e oggi l’ho dimostrato. Secondo me domani andrà sempre meglio”.

La GP22, però, sembra essere arrivata già al livello della moto dello scorso anno.

È difficile da dire, perché l’ultima volta che avevo girato a Jerez era stato con questa moto - ha sottolineato Pecco - Prima ho guardato la telemetria dello scorso anno, in FP2 ho girato con lo stesso tempo, ma ci sono un po’ di differenze. Nelle frenate a moto dritta sempre che la GP21 si ancora meglio, forse anche per il fatto che la carena era più grossa, ma nelle fasi di percorrenza e ingresso curva sono più veloce adesso. Sono due modi di guidare un po’ diversi, ma stiamo capendo come sfruttare la nuova moto al 100%.

L’importante è stato partire bene.

Era fondamentale, avevo bisogno di un primo giorno così - ha sospirato - Le condizioni erano perfette, è difficile che a Jerez non ci sia vento e questo un po’ ci facilita le cose. Ora posso concentrarmi di più su di me e sul mio lavoro. Sto cercando comunque di dare il peso che meritano alle prestazioni di oggi, perché è solo il primo giorno. Mi sono trovato bene, ma aspettiamo domani, secondo me la pista migliorerà ancora”.

Chi saranno gli avversari?

Faccio ancora fatico a dirlo. Oggi Fabio ha fatto un bel secondo run, ma io sono riuscito a migliorarmi nel terzo. Sicuramente Yamaha e Suzuki in questo momento stanno andando molto forte” la risposta prima di congedarsi.

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