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Dovizioso: “Jerez non mi fa impazzire, in MotoGP non si cambia velocemente"

“I test di lunedì saranno un’opportunità, ma non mi aspetto nulla di pazzesco. L’incontro di settimana scorsa è stato utili per chiarirsi ed esprimere le proprie idee, ma non so cosa ci sarà”

MotoGP: Dovizioso: “Jerez non mi fa impazzire, in MotoGP non si cambia velocemente

Andrea Dovizioso è chiamato a un difficile compito, ovvero cucirsi su misura la Yamaha e provare a essere competitivo. In questa prima parte di stagione le ambizioni del forlivese sono però state deluse, dal momento che Dovi si è trovato in più occasioni a lottare con la sua M1.

Tanti sono gli aspetti che lo hanno messo a dura prova, a tal punto da arrivare a un confronto con Yamaha in merito a questo inizio 2022. Adesso che la MotoGP sbarca in Spagna, il forlivese spera in qualche raggio di luce all’orizzonte.

“Jerez è sempre un tracciato pazzesco – ha esordito – sarà quindi interessante capire la nostra situazione. Non ho corso qua lo scorso anno, ma ho svolto i test. Dobbiamo lavorare in maniera diversa rispetta allo scorso weekend di Portiamo, provando a vedere se troviamo qualcosa di nuovo”.

A tal proposito Andrea spiega cosa intende per “nuovo”.
“A Portimao ho avuto ulteriore conferme che, quando ho più potenziale con le gomme, non riesco ad essere veloce, mentre quando calano divento più competitivo. Basta infatti guardare il mio rendimento, dove nel finale giravo vicino ai primi sull’1’40”2-1’40”3. Questo comporta delle motivazioni tecniche legate alla guida mia e al comportamento della moto. Vogliamo quindi provare ad estrapolare qualcosa riguardo il perché fatichiamo in certi momenti, mentre in altri no”.

Oltre alla gara ci saranno poi i test, i quali si svolgeranno circa 10 giorni dopo il famoso incontro con i vertici Yamaha.
“Quell’incontro non puo’ condizionare il test di lunedì, dato che in MotoGP non si possono cambiare le cose velocemente, visto che serve una programmazione. Ci vogliono infatti diversi mesi, ma rimane comunque importante quell’incontro per parlare, chiarirsi ed esprimere le proprio idee. Ciò che ci sarà lo scopriremo”.

L’ostacolo principale di questa Yamaha rimane il famoso grip al posteriore, che Dovizioso continua a patire.
“Sarebbe troppo bello cambiare l’assetto per trovare grip.  L’unica cosa che possiamo fare è trovare un modo per essere veloce come ad esempio ha fatto Fabio domenica scorsa. È impossibile trovare grip anche solo andando a lavorare sull’elettronica. Chi pensa che per avere grip basta questo sbaglia. Nei giorni prossimi faremo comunque il test, ma non mi aspetto comunque nulla di pazzesco, dato che voglio essere realista. Di certo abbiamo un’occasione per lavorare e migliorare”.

L’ultima considerazione è invece legata al tracciato.
“Questa non è una pista che mi fa impazzire, anche se guidata in un certo modo la Yamaha potrebbe essere competitiva”.

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