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MotoAmerica, VIDEO - Eterno McWilliams: vince a Daytona a 58 anni la gara delle Baggers

Jeremy,  che guida una Indian, ha avuto la meglio sul compagno di squadra O'Hara: "il merito è suo, mi ha insegnato a guidare questa moto"

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Fra due anni taglierà il traguardo delle 60 primavere, ma Jeremy McWilliams non ha ancora perso il vizio di correre e vincere. L’ultima coppa l’ha sollevate ieri alla 200 Miglia di Daytona nella seconda gara della King of the Baggers, lo strano e affascinante esperimento che vedere moto nate per autostrade statunitensi sfidarsi in pista, con tanto di valigie.

Jezza, nella sua carriera, ha guidato praticamente ogni moto, aveva debuttato nel motomondiale nel 1993 in 500, per poi passare alla 250 quattro anni dopo, classe in cui vinse la sua unica gara, ad Assen nel 2001. In MotoGP corse con la Proton di Kenny Roberts e con l’Aprilia, mentre la sua ultima apparizione nel Mondiale fu nel 2014, alla soglia dei 50 anni, in Moto2, con la Taylor Made, prototipo molto particolare che poteva vantare un telaio monoscocca in fibra di carbonio.

Jeremy  ha anche partecipato al film Under the Skin, recitando (ma soprattutto guidando) accanto a Scarlett Johansson.

Ieri McWilliams ha vinto (potete vedere gli highligt della gara qui sopra) in sella alla sua Indian, davanti aln compagno di squadra O’Hara e a Fong.

"Ho imparato a guidare questa moto grazie a Tyler O'Hara. Dategli tutto il merito, perché lui la guida in modo diverso da me - ha raccontato - Sono arrivato senza sapere come fare e guidandola un po' come una moto sportiva, e non è così che funziona. Ha solo bisogno di essere trattata in modo un po' diverso. Ha così tanta coppia che devi cambiare la posizione dell'acceleratore e altre cose. Devi imparare a farlo perché ha un'incredibile spinta dal basso. Quindi, potete vedere derapare e questo è ancora il mio modo di imparare. Non ci sono ancora del tutto. Probabilmente non ho usato i giri come dovrei per tutto il fine settimana. Avevo un’aerodinamica leggermente diversa e avevo un cambio un po’ corto. Non ho imparato come sfruttare la scia fino a quando non ne ho parlato con Tyler”.

È una pista davvero unica, molto speciale. Ed è molto speciale essere qui e stare in cima al podio. Non è davvero quello che mi aspettavo. Sarei stato davvero felice di salire solo sul podio. Ero un po' deluso di essere arrivato dietro ieri, ma oggi ha compensato tutto. È una grande squadra dove tutti possiamo parlare apertamente e cercare di aiutarci a vicenda" ha concluso.

 

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