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MotoGP, Errore nella progettazione dell'asfalto di Mandalika, partiti i lavori

Nei test si staccavano sassi al passaggio delle MotoGP. Ieri è iniziata la riasfaltatura dall'ultima curva alla 5, una corsa contro il tempo per il GP del 20 marzo

MotoGP: Errore nella progettazione dell'asfalto di Mandalika, partiti i lavori

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Il circuito di Mandalika è piaciuto ai piloti della MotoGP, almeno quando si parla del suo disegno, con curve molto veloci che li hanno esaltati. Quando però si chiede loro cosa pensino di come sia stato realizzato, allora la risposta è molto diversa.

Quando sono arrivati sulla pista indonesiana per i test invernali, l’asfalto era in condizioni pessime a causa della sporcizia, ma anche dopo che si è riusciti a pulire almeno la traiettoria principale, le cose non sono migliorati. Il problema è che l’asfalto ha iniziato a sgretolarsi e le MotoGP si sono trasformate in macchine spara sassi.

Pecco Bagnaia è stato colpito sul braccio riportando un grosso livido, “potere immaginare cosa potrebbe succedere in gara, quando si è in gruppo, se una di quelle pietre colpisse il radiatore lo bucherebbe” ha dichiarato. Fabio Quartararo ha raccontato, dopo qualche giro dietro al compagno di squadra Franco Morbidelli, di essere investito da una pioggia di sassi.

Che qualcosa non sia stato fatto nel modo giusto è chiaro e lo stesso CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta ha ammesso in un’intervista rilasciata a Motorsport che “ovviamente c’è stato un errore nella progettazione dell’asfalto in alcuni tratti del circuito”.

I piloti si sono giustamente lamentati e Franco Uncini, responsabile della sicurezza per la FIM, ha chiesto al circuito di riasfaltare dalla curva 16 alla 7. Il problema è che il tempo è poco, il GP di Indonesia è in programma nel weekend dal 18 al 20 marzo, e alla fine si è deciso di intervenire dall’ultima curva alla 5.

I lavori sono iniziati ieri e sono realizzati dalla stessa azienda che si era occupata delle costruzione del circuito. Come vedete nelle foto esclusive che accompagnano questo articolo, con un macchinario si sta rimuovendo lo strato superficiale dell’asfalto per posarne di nuovo.

Sicuramente effettuare un lavoro del genere a poche settimane dalla gara non è ottimale, ma il fine giustifica i mezzi. L’intervento, inoltre, riguarda le zone più critiche, ma non è escluso che il problema si possa presentare sulle altre.

Sono in programma lavori più impegnativi per il 2023, ma per quest’anno bisognerà accontentarsi e… incrociare le dita.

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