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MotoGP, Razali: "Zeelenberg sarà in grado di dare a Darryn Binder i consigli giusti"

"Partiamo da zero, ma con l'esperienza del passato. Vorremmo veder lottare Dovizioso per il mondiale e Binder per il rookie dell’anno, ma siamo gli underdog del campionato. le critiche a Darryn: Wilco saprà gestirlo. Nessuna pressione su di lui"

MotoGP: Razali:

E’ nato sull’aria della Turandot di Puccini, ‘nessun dorma’ il team WithU-Yamaha di Dovizioso e Darryn Binder.

Un messaggio subliminale, probabilmente, voluto sia da Mattia Ballarin, proprietario di WithU, sponsor del neonato team Yamaha RNF, che da Razlan Razali visto che la frase ‘all’alba vincerò!’ lascia ben poco spazio alle interpretazioni.

Purtuttavia non dobbiamo pensare che la squadra, nata dalle ceneri del team Petronas-Yamaha, araba fenice della MotoGP, sarà in pista per fare la voce grossa. Perlomeno all’inizio.

“Partiamo da zero - ha riconosciuto Razali - anche se con l’esperienza degli anni precedenti. Ovvio che, dal punto di vista del target vorremmo veder lottare Dovizioso per il mondiale e Binder per il rookie dell’anno. Vorremmo anche essere il miglior team indipendente, lo siamo stato nel recente passato, ma siamo consci per il momento di essere gli underdog del campionato. Per me questo è un momento emozionante: significa la ricostruzione e il rebranding del team”.

Con la difficoltà in più di avere un solo anno di contratto con Yamaha.

“E’ vero - ha proseguito il manager malese - ma questo è dovuto soprattutto alla politica Yamaha: siamo a tutti gli effetti un nuovo team, la società ha appena quattro mese, ma a giugno prossimo dovremo avere l’estensione per un altro anno”.

Il team WithU Yamaha avrà, praticamente, lo stesso trattamento ottenuto nel recente passato.

“Sì, Dovizioso avrà una M1 2022 ufficiale, mentre Darryn Binder la versione 2021, il che è naturale, visto che è passato dalla Moto3 alla MotoGP e deve ancora prendere le misure alla moto. Per questo sarà subito in pista a Sepang dal 1° febbraio con gli altri rookie della categoria.

Sulla scelta di Darryn come seconda guida ci sono state molte critiche, anche personali, per l’aggressività dimostrata dal pilota nella minima categoria.

“Toccherà a Zeelenberg dargli le indicazioni giuste. Ci prenderemo tutto il tempo necessario senza mettergli fretta. Certo, sappiamo che è un grande rischio per noi, ma anche per lui. La cosa importante è che progredisca”.

Sotto il marchio Petronas Razali aveva lanciato la squadra come nave scuola per i giovani piloti.

“Al momento non abbiamo alcun programma oltre a quello di quest’anno, ma è vero che abbiamo cresciuto Quartararo. Secondo me la coppia Dovizioso-Binder è ben bilanciata. E la squadra ha l’esperienza degli anni passati. Stigefelt? Non aveva praticamente un ruolo diretto con i piloti nel passato team MotoGP, lui si occupava di Moto2 e Moto3, per questo le nostre strade si sono divise. Il compito di seguire la MotoGP è sempre stato di Wilco. Certo, conosco le aspettative dei fan, ma seguiremo il medesimo approccio che abbiamo sempre avuto. All’inizio come squadra abbiamo sorpreso, ma vincere non è una garanzia. Abbiamo vinto, ma anche perso malamente come l’anno passato: lo sport è così”.

Il motomondiale riparte sempre sotto l’ombra del Covid-19.

Ci piacerebbe che il paddock tornasse alla normalità. Ma il paddock deve reinventarsi. Le persone giuste devono avere il giusto pass. La F1 attrae investimenti, mentre la Motogp fa fatica. Noi e la Dorna dobbiamo pensare a questo. Le cose sono più difficili ora,  ma dobbiamo essere in grado di attrarre più sponsor. I team devono reinventarsi e siamo nel processo di farlo”.

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