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MotoGP, Pernat: "Quartararo ha chiesto 20 milioni di euro a Yamaha per il rinnovo"

VIDEO - La rivelazione del manager nell'ultimo Bar Sport, prima di dare i voti alle Case: "Ducati la migliore, Yamaha appena sufficiente, Honda salvata da Marquez"

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Il Natale si avvicina e Carlo Pernat (in una puntata speciale del nostro Bar Sport che potete rivedere qui sopra) ha messo in riga buoni e cattivi tra i costruttori della MotoGP. Il manager genovese, però, non si è limitato a quello e ha anche fornito qualche indiscrezione sul mercato piloti in vista del 2023.

Piloti e Case si stanno già muovendo, compreso il campione del mondo Fabio Quartararo che sembra voglia fare fruttare economicamente il suo titolo: “dalle mie informazioni, Quartararo ha già fatto una richiesta molto grossa alla Yamaha: mi risulta che abbia chiesto 20 milioni di euro” ha svelato Pernat.

Il francese sta puntando in alto, consapevole anche che la Honda potrebbe avere bisogno di lui, non essendo ancora chiare quali siano le condizioni di Marquez.

I prossimi mesi saranno fondamentale, intanto questo 2021 si avvia alla fine con le pagelle di Pernat alle Case.

Ducati: Merita un bel 9. Anche in passato è stata la moto più forte, lo dimostra Bastianini che è riuscito a salire sul podio con la Desmosedici del 2019, non ci riesci se non guidi una moto competitiva. È la Casa che si è comportata meglio, Gigi ha fatto un gran lavoro”.

Honda: “Do un 4 sonante e solo grazie a Marquez che ha vinto tre gare, altrimenti si sarebbe beccata un 2. Ha sbagliato tutto, Marc ha risolto un po’ di problemi”.

Yamaha: A chi vince il titolo do 8, ma merita 4 per la sua politica: per non avere dato la moto ufficiale a Morbidelli, per avere un team satellite ridicolo. La media è 6, aggiungo mezzo punto solo perché hanno vinto il Mondiale”.

Suzuki: “La rovina è stato mettere Sahara nel doppio ruolo di team manager e direttore tecnico”.

Aprilia: “Do una stentata sufficienza perché sono anni che usufruisce delle concessioni, la moto ha fatto un salto in avanti ma non grande quanto mi aspettavo. Hanno gestito bene il reparto corse, un podio c’è stato, ma poi le prestazioni sono andate in calando”.

KTM: “Il voto è un 5 secco. È una Casa che ha tanti soldi e uno sponsor importante, ma quest’anno ha lavorato male, sia dal punto di vista tecnico che da quello della gestione de piloti”.

 

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