Non è facile mettere d’accordo tutti i piloti, ma l’asfalto del Circuit of the Americas di Austin ci era riuscito. I tanti avvallamenti sulla pista facevano saltare le moto come fossero su una pista da cross e i piloti avevano dato un aut aut: “o si risolve la situazione o non torneremo a correre in Texas”. La buona notizia è che la loro richiesta è stata accolta, seppure parzialmente, dalla proprietà del circuito.
A fare il punto della situazione, ai microfoni di motogp.com è stato Franco Uncini, responsabile della sicurezza della FIM: “i piloti si erano lamentati molto dell’asfalto di Austin - ha spiegato - Ero stato in Texas in estate, fra le due gare in Austria, e avevo notato che c’erano molti avvallamenti, ma non tanti quanti ne abbiamo trovati nel GP. Il terreno è molto soffice e quelle buche continuano muoversi, durante il fine settimana di gara la situazione era brutta e avevamo espresso il nostro desiderio di una riasflatatura completa. Ci hanno risposto che non è possibile, ma interverranno sulla parte più critica della pista: dall’entrata della curva 2 all’uscita della 10”.
Una soluzione che salverà il Gran Premio delle Americhe.
“D’accordo con piloti, era il minimo, e non dovranno solamente intervenire sullo strato superficiale di asfalto ma andare in profondità per risolvere il problema” ha continuato Uncini.
Per iniziare i lavori, però, si dovrà attendere ancora qualche mese.
“Li faranno a fine febbraio, una volta conclusi andrò lì per verificare la situazione e probabilmente girerò in moto perché voglio capire qual è la situazione in sella” ha concluso Franco.