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MotoGP, Lin Jarvis: "Morbidelli ufficiale e Dovizioso al suo posto a Misano"

L'INTERVISTA COMPLETA "Non abbiamo ancora messo nero su bianco ma siamo d'accordo che Morbidelli: passerà nel team ufficiale, a Misano. Nel contempo Dovizioso prenderà il suo posto al fianco di Rossi nel team Petronas e continuerà con Yamaha nel 2022"

MotoGP: Lin Jarvis: "Morbidelli ufficiale e Dovizioso al suo posto a Misano"

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Lin Jarvis, numero uno di Yamaha Motor Racing in MotoGP ci ha concesso una intervista durante la quale ha anticipato i piani della casa di Iwata.

"Non abbiamo ancora messo nero su bianco ma siamo d'accordo che Morbidelli, causa l'interruzione anticipata con Vinales, passerà nel team ufficiale al suo rientro, a Misano. Nel contempo Andrea Dovizioso prenderà il suo posto al fianco di Valentino Rossi nel team Petronas e continuerà con Yamaha, con una M1 ufficiale nel medesimo team i cui obiettivi e sponsorizzazione saranno annunciati a Misano, anche nel 2022", ha detto Jarvis.

Ma nella lunga intervista che ci ha rilasciato c'è molto di più: "la situazione con Vinales che ha portato prima alla sospensione e poi alla decisione di rescindere il contratto è stata imprevista ed imprevedibile. Inizialmente avevamo deciso di proseguire sino alla fine del 2022".

"Abbiamo parlato, contemporaneamente, e ai massimi livelli di Yamaha, sia con il team Petronas che con il team VR46 per il futuro. E' stato deciso di proseguire con il team di Razali per gli ottimi risultati conseguiti nel 2020. Certo, ora senza i team Moto3 e Moto2, dovremò pensare alla filiera per i giovani".

"Il fatto che Rossi si sia ritirato e non gareggerà il prossimo anno con Yamaha ci fa pensare che possa essere sempre un nostro testimonia. Avesse deciso di gareggiare con Ducati sarebbe stato diverso. Ed in ogni caso, Yamaha continuerà i rapporti commerciali già in essere con la VR46".

L'INTERVISTA COMPLETA

Lin Jarvis è stato costretto a passare attraverso un incredibile numero di avvenimenti imprevisti, in questa prima parte della stagione. Avvenimenti come il licenziamento di Vinales, il ritiro di Rossi e l'abbandono dello sponsor Petronas. Ecco nel suo racconto come i fatti si sono concatenati fra di loro.

Lin Jarvis: "ciò che è successo con Vinales è stato totalmente inaspettato"

“Quello che è successo nel GP di Stiria (con Vinales) è stata una cosa inaspettata. Ovviamente ad Assen avevamo avuto una richiesta dal pilota di interrompere il contratto ed è stato qualcosa di strano. Avevamo avuto degli alti e bassi nel nostro rapporto e in Germania le sue prestazioni erano state totalmente fuori dal normale, Maverick finì ultimo e il suo compagno di squadra primo. Prima cambiammo il suo capotecnico, una cosa decisa da Yamaha in accordo con il pilota per cercare di avere prestazioni più costanti. La gara a Barcellona non è stata male, Maverick la concluse 5° e poi ci fu il GP del Sachsenring. Quando arrivammo ad Assen fu chiaro che voleva chiudere il contratto perché non aveva fiducia nella squadra ed è stato strano per noi, perché eravamo in testa ai campionati costruttori e squadre e con Fabio in quello piloti. Maverick fu primo nei test a Barcellona e nel GP di Assen fu 2°, è difficile dire che le sue prestazioni fossero un disastro. Comunque il pilota voleva andare via e noi non volevamo forzare nessuno a restare ed essere scontento, non è mai una bella situazione”.

Lin Jarvis: "La Yamaha ha deciso la sospensione e poi la separazione. Da ciò sono nate opportunità"

Ad Assen avevate deciso di lasciarvi.

“Siamo stati d’accordo di interrompere il rapporto in maniera positiva. Potevamo interromperlo a metà stagione o arrivare alla fine in modo professionale. Era la cosa giusta da fare, Yamaha gli avrebbe dato il massimo supporto e il pilota avrebbe collaborato nel migliore dei modi con una mentalità positiva. Avevamo deciso di finire la stagione con stile”.

Non è successo.

“Dopo la pausa estiva siamo siamo arrivati al GP di Stiria e la gara era stata interrotta dopo l’incidente di Savadori e Pedrosa. Alla ripartenza tutto è andato storto per Maverick, ci ha detto che la sua moto si era spenta sullo schieramento e aveva dovuto partire dalla pit lane, sono cose che possono succedere. Quello che è successo in gara è stato fuori dall’ordinario, non avevo mai visto una cosa del genere prima. È stato qualcosa di totalmente inaspettato, noi volevamo finire la stagione con lui, Maverick era importante per i nostri programmi perché volevamo giocarci il titolo con lui. È stata una sorpresa per noi, non mi ero mai trovato in quella situazione”.

È stato difficile arrivare alla rottura finale?

“La sospensione è stata decisa da Yamaha. Abbiamo investigato in profondità quello che era successo e non eravamo soddisfatti di quello che aveva fatto. Questo è stato il motivo principale, è stata una decisione esclusivamente da parte nostra. Poi abbiamo parlato con lui nel fine settimana e sfortunatamente non abbiamo potuto sistemare le cose, la cosa migliore è stata chiudere il rapporto con un accordo consensuale tra Yamaha e il pilota. Chiaramente non potevamo finire la stagione con stile”.

Lin Jarvis: "Abbiamo parlato con Petronas e VR46 contenporaneamente, ma non volevamo 6 moto

Con Valentino avete parlato di fornire le vostre moto alla sua VR46?

“Non abbiamo parlato direttamente con lui, non era la persona che si occupava di questo. Il nostro contratto con Petronas scade a fine anno con delle opzioni per un rinnovo. Eravamo interessati naturalmente a quali fossero i piani di Valentino per il suo team. Ci sono state delle discussioni con entrambi, volevamo trattare entrambe le opzioni nello stesso modo e con correttezza. Non volevamo avere 6 moto, 4 è il numero ottimale per noi, quindi dovevamo scegliere di continuare con l’attuale partner o passare alla VR46, c’erano pro e contro per entrambi. Alla fine Yamaha ha deciso che sarebbe stato più saggio continuare con il partner attuale per varie ragioni, tra cui i risultati ottenuti lo scorso anno”.

Nonostante la decisione del team VR46 di correre con Ducati Valentino Rossi potrà continuare ad essere testimonial Yamaha nel futuro?

“Io penso che questo non cambierà, per quanto riguarda Valentino come testimonial. Sono 16 anni che abbiamo una relazione con lui. Se Rossi avesse deciso di continuare come pilota Ducati sarebbe stata un’altra storia. Il fatto che non sia personalmente coinvolto nel team cambia tutto: è chiaramente il team owner, ma questo non cambia la cosa, non è coinvolto nelle operazioni direttamente. Continueremo a supportare l’Academy e fornire le nostre moto ai suoi ragazzi. Abbiamo un progetto con il Mastercamp. Sappiamo che Valentino avrà il team con Ducati, ma non sarà direttamente coinvolto, quindi potremo continueremo con lui”.

Lin Jarvis: "Dovremo vedere come ricostruire la filiera di giovani piloti"

Dopo la decisione di proseguire con il team Petronas, è arrivata la doccia fredda dell’abbandono dello sponsor principale.

“Il cambio di sponsor modificherà ovviamente la situazione nel team soprattutto per il fatto che non ci saranno i team Moto3 e Moto2. E’ sicuramente un colpo e dobbiamo decidere cosa fare e come reagire per quanto riguarda la filiera che avrebbe portato giovani nel team Yamaha MotoGP. Riguardo a Morbidelli, invece, avevamo con Frankie l’intenzione di promuoverlo nel team ufficiale nel 2023, quando tutti sarebbero stati liberi da contratti nuovamente. Ovviamente con quanto è accaduto ci sono stati alcuni problemi che abbiamo trasformato in opportunità. C’è stata la possibilità, per la separazione prevista a fine anno con Vinales, per lui di diventare ufficiale nel 2022, ma la successiva rottura con Maverick ci ha dato anche l’opportunità di farlo passare nel team ufficiale a metà della stagione. Non abbiamo ancora firmato nulla ma sarà nel team ufficiale da Misano”.

Lin Jarvis: "Avevamo già deciso di promuovere Frankie, l'anticipo ha determinato l'arrivo di Dovizioso al suo posto"

Originariamente, come hai confermato, il team Petronas, avrebbe dovuto allevare i giovani piloti. Ora invece si parla dell’arrivo di Dovizioso.

“Il target originale e il futuro del team Petronas era quello di lavorare con i giovani piloti, ma ora ce ne sono pochi veloci. Avremmo voluto Raul Fernandez, ma non era disponibile. E molti giovani piloti hanno firmato con altre case. Così nel futuro in quella squadra avremmo un rookie ed un pilota esperto. Con Andrea siamo d’accordo che correrà nel 2021 nel team satellite e poi nel 2022 con una M1 ufficiale”.

Siete ancora in contatto con Bezzecchi per la posizione di rookie in quel team?

“Siamo in contatto con la VR46 per Marco Bezzecchi. Ovviamente logicamente vorrebbero posizionarlo nel loro team nel 2022. Attualmente quindi l’attuale secondo pilota non è ancora deciso, ma lo faremo presto, entro Misano”.

E’ definitivo che Razgatioglu, anche nel caso di vittoria nel mondiale Superbike, non passerà in MotoGP.

“Toprak Razgatioglu non passerà in MotoGP nel 2022. Lui ed il suo management hanno deciso di rimanere in SBK. In un mondo ideale se vincesse il mondiale Superbike sarebbe l’ideale farlo passare in MotoGP, ma sarebbe comunque troppo tardi. Detto ciò mi sembra che non ne abbia voglia, Se diventasse campione sarebbe fantastico, se bissasse il titolo nel 2022 sarebbe anche meglio. Perché non pensare ad un passaggio in MotoGP nel 2023?”

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