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MotoGP, Quartararo: "sarebbe stato stupido rischiare, ho pensato al mondiale"

"Credo sia stata la prima volta che ho veramente pensato in termini di campionato ed ho optato per la scelta più sicura. Sapevo che continuare a correre come poi ha fatto Binder sarebbe stato un rischio stupido"

MotoGP: Quartararo: "sarebbe stato stupido rischiare, ho pensato al mondiale"

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Dopo una lunga gara in cui la Ducati di Bagnaia e la Yamaha di Quartararo si sono sfidate curva dopo curva, incrociando anche le traiettorie di un Marquez che oggi è sembrato tornare al suo splendore perduto, è intervenuta la pioggia a rovinare l'ottimo lavoro svolto sull'asciutto dal giovane pilota francese. Dopo il flag to flag l'attuale leader del mondiale non è riuscito a difendere il podio e ha chiuso settimo, ma ha mantenuto intelligentemente il vantaggio in campionato non sfidando la sorte sul bagnato.

Oggi sull'asciutto è sembrato che la Yamaha ne avesse quanto la Ducati.
"Penso che oggi la mia accelerazione fosse migliore di quella di Bagnaia, ma lui recuperava nei rettilinei. E' stata dura mantenere il loro passo sopratutto nei primi due segmenti di tracciato".

Una questione di aderenza migliore sugli pneumatici o recuperavi sulle traiettorie?
"Pecco si è difeso bene nelle prime fasi di gara chiudendo sempre le curve in anticipo, ma penso che l'esser riuscito a non perdere terreno sia semplicemente dovuto alla mia maggiore esperienza acquisita rispetto all'anno scorso. Anche quando ha iniziato a piovere e sulla moto avevo ancora le stick, non pensavo al campionato ma soltanto ad andare forte e a non fare errori. E' stato un peccato aver perso il vantaggio in quegli ultimi giri per via del caos derivato dalla pioggia, ma penso di aver fatto un'ottima gara, sopratutto sull'asciutto ho dimostrato di essere molto competitivo, una cosa impensabile su questo tracciato".

Quando negli ultimi giri la pioggia è diventata intensa e ti sei trovato dinanzi alla scelta se continuare con le slick e rischiare o tornare ai box per il flag to flag, a cosa hai pensato?
"Sarò sincero - esordisce con un sorriso il giovane leader del mondiale - credo sia stata la prima volta che ho veramente pensato in termini di campionato ed ho optato per la scelta più sicura. Sapevo che continuare a correre come poi ha fatto Binder sarebbe stato un rischio stupido considerando il vantaggio che ho accumulato nel campionato, non ho voluto rischiare di cadere, cosa che tra l'altro avevo già rischiato con le prime gocce che si sono posate sulla pista. Da ora e nelle prossime gare bisognerà ragionare ancora più strategicamente in vista del campionato, vincerlo è il mio obbiettivo ed al momento penso di essere in una buona posizione per poterlo fare".

Dovendo correre quegli ultimi giri sul bagnato, cosa ti passava per la testa?
"Inizialmente ho perso sicurezza, dopo aver stretto i denti per quasi tutta la gara sull'asciutto, la pioggia ha sconvolto i miei piani. Non è andata come speravo ma ora guardo già alla prossima gara, a Silverstone, uno dei miei tracciati preferiti".

Mir ha accennato che l'attuale situazione in Yamaha potrebbe gravare sulla tua performance nelle prossime gare, viste le aspettative.
"Questa potrebbe essere una strategia dei miei rivali, quella di mettermi pressione, ma sono tranquillo. La situazione in Yamaha non incide minimamente sul come gestisco le gare, a Silverstone non ci saranno problemi".

Guardando al te stesso dell'anno passato, cosa è cambiato?
"Mi ricordo che l'anno scorso su questo circuito ebbi problemi di ogni tipo, con la moto, col tracciato, con l'elettronica.. quest'anno invece penso che a parte una piccola carenza in termini di velocità massima abbiamo dato davvero il massimo, e sicuramente anche io come pilota sono cresciuto. E' una sensazione strana, in passato avevo paura di fare contatto con gli avversari, mentre ora, gara dopo gara, penso solo ad andare forte, continuare a migliorare come pilota, e solo raramente mi capita di tenere d'occhio i risultati".

La prossima gara si svolgerà a Silverstone, che aspettative hai?
"Nei miei anni da rookie ci sono due momenti che penso abbiano dato una svolta alla mia carriera da pilota: il primo fu a Jerez nel 2019, ed il secondo fu proprio la gara a SIlverstone, dove andai molto più veloce di quanto avessi sperato. Quindi pur sapendo che quel tracciato potrebbe favorire le Suzuki, prego che ci sia bel tempo e che con un po di fortuna sull'asciutto potrei fare davvero un buon risultato".

 

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