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MotoGP, Il Principe e Valentino: la sabbia d'oro della VR46

IL DOCUMENTO Il Principe ha rotto gli indugi mandando una lettera alla Dorna con la quale conferma l'accordo fra la Tanal Global Holdings e la VR46 finalizzato alla sponsorizzazione del team MotoGP: ora manca solo il nome del secondo pilota

MotoGP: Il Principe e Valentino: la sabbia d'oro della VR46

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Carta canta. Si è speculato a lungo, nell’ultimo mese sull’accordo fra la VR46 e la Tanal Global Holdings finalizzato alla creazione del team che correrà il prossimo anno nella MotoGP con la sponsorizzazione di Aramco.

Il polverone, ma visto il personaggio coinvolto si potrebbe dire, la sabbia, è stata alzata dal Brunswick Group che ‘di sua iniziativa’ ha alzato il telefono chiamando vari media, fra i quali GPOne.com per chiedere ragione dell’annuncio della sponsorizzazione.

La succitata società ‘ help clients navigate the interconnected financial, political and social worlds to build trusted relationships with all their stakeholders’ o, in italiano ‘Aiutiamo i clienti a navigare nei mondi finanziari, politici e sociali interconnessi per costruire relazioni di fiducia con tutti i loro stakeholder’.

Noi non sappiamo esattamente cosa faccia il Brunswitch Group per Aramco, ma certo l’intervento ha creato una certa confusione che, essendo coinvolto Valentino Rossi, ha lasciato a lungo nell’aria il cosiddetto vento di sabbia che offusca la visibilità peggio della nebbia.

Per questo motivo, probabilmente, ha deciso di muoversi in prima persona il Principe Abdulazis bin Abdullah bin Saud bin Abdulaziz Al Saud che dal suo ufficio privato nel Regno della Saudi Arabia, ha fatto scrivere al numero uno della Dorna, Carmelo Ezpeleta, confermando l’accordo.

Non poteva essere altrimenti visto che sicuramente sia la Dorna che la Ducati avevano, a loro volta, chiesto garanzie per il piano firmato con la VR46.

Dunque, come dicevamo all’inizio: carta canta.

Ora resta solo da scoprire chi affiancherà Luca Marini nella neonata compagine. Sua Altezza Reale tifa per Valentino Rossi, ovviamente. Del resto un investimento di questo genere ha bisogno di un leader, e chi meglio del 9 volte iridato la cui sola presenza garantisce visibilità.

Oggi però è arrivata la notizia della rottura fra Yamaha e Maverick Vinales ed improvvisamente un top rider è libero, e se proprio Vale fosse ormai deciso ad appendere il casco al chiodo, ricordiamo che la Ducati, prima della firma con la casa di Iwata, aveva inseguito Maverick a lungo.

 

 

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