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MotoGP, Maverick Vinales: “Non posso confermare che rimarrò in Yamaha”

“Quella di Aprilia è una notizia falsa, ma in Yamaha non posso mostrare il mio vero potenziale. Ogni volta che arrivo a un GP è come se vivessi un incubo, sono tre anni di fila che segnalo sempre gli stessi problemi e non ho mai ottenuto una soluzione”

MotoGP: Maverick Vinales: “Non posso confermare che rimarrò in Yamaha”

Assen doveva essere la gara del riscatto e Maverick Vinales è riuscito a lasciarsi alle spalle le difficoltà del Sachsenring con un secondo posto a dir poco prezioso. Una prestazione che regala fiducia allo spagnolo, ma al tempo stesso qualche rimpianto, dal momento che come lui stesso ha detto è ancora lontano dal suo potenziale.

Oltre alla pista c’è però il mercato a tenere banco, anche perché nelle ultime ore i media spagnoli ha lanciato la bomba legata al passaggio di Maverick in Aprilia nel 2022. Peccato che questa voce sia stata smentita dal pilota stesso durante la conferenza stampa post gara. Una conferenza incandescente, dove Maverick è stato più volte incalzato in merito al suo futuro.

“Ho letto il tweet di sabato sera e le voci dell’Aprilia sono completamente sbagliate – ha esordito lo spagnolo – non c’è infatti nulla di vero riguardo quanto scritto. Il problema è che nella situazione in cui sono ora in Yamaha è difficile tirare fuori quello che è il mio vero potenziale, ovvero essere forte giro per giro e lottare per la vittoria”.

Maverick cerca quindi essere da subito chiaro, nonostante le difficoltà recenti.
“È difficile ottenere dei benefici da una situazione del genere. Sono 3 anni di fila che faccio sempre gli stessi commenti e ogni volta che arrivo in circuito è come se fossi in un incubo. Io spiego i miei problemi, ma non riesco a risolverli. Anche al Sachsenring ho spiegato i problemi, ma non siamo riusciti a risolverli. Sono infatti ben lontano dal mio potenziale”.

In merito all’attuale situazione che sta vivendo Maverick viene incalzato e al tempo stesso non dà certezze per una permanenza in Yamaha nel 2022.
“Nella situazione in cui mi ritrovo ora ci sono molti problemi e di conseguenza non posso confermare che rimarrò in Yamaha. Fermarmi come ha fatto Zarco due anni fa? Io più che seguire gli altri piloti, cerco di seguire me stesso e le mie sensazioni. Voglio infatti trovare una situazione in cui possa tirare fuori il massimo, cercando di essere veloce ogni giro e giocarmi la vittoria”.

Il rapporto Yamaha-Vinales è senza dubbio il nodo cruciale della conferenza.
“I rapporti con la Yamaha in Giappone sono ottimi, specialmente con il Presidente, dato che quando mi hanno rinnovato nel 2020 ha mostrato grande fiducia in me. Io non posso fare altro che ringraziare la Yamaha per tutto quello che ha fatto dal lato umano nei miei confronti e per le persone che mi hanno circondato. Sono invece dispiaciuto per il supporto dal punto di vista tecnico e sotto questo punto di vista ho molte cose da dire. Quello di domenica scorsa al Sachsenring è stato infatti  il risultato peggiore nella mia vita ed è stato complicato. Adesso però c’è un mese di pausa e cercherò di riposare, godermi la famiglia e rigenerarmi anche mentalmente. Ovviamente mi allenerò per essere pronto in vista dell’Austria ad agosto”.

La conferenza stampa di Vinales è focalizzata sulla Yamaha e il suo futuro, tanto che la gara sembra quasi passare in secondo piano.
“Sono molto contento di questa domenica, in particolare per la seconda parte di gara, anche se mi aspettavo molto di più – ha aggiunto – il risultato è buono, perché dopo aver passato Nakagami e Bagnaia avevo un bel passo e mi sentivo forte in sella alla M1. Il fatto è che sembrava impossibile superare Taka, considerando tra l’altro quello che è stato il consumo della gomma nel momento in cui mi trovavo dietro di lui”.

Sta di fatto che a fine gara il bicchiere di Maverick è mezzo pieno.
“Durante il fine settimana dovevamo lavorare di più con l’assetto, ma dopo tutti i problemi emersi abbiamo deciso di non apportare troppe modifiche. Forse nel finale potevo fare di più, ma va comunque bene questo risultato. A parte quando accaduto con Fabio, in partenza credo di aver avuto un problema con la frizione, dato che sono rimasto bloccato e non sono riuscito a partire come volevo”.

Rimanendo sempre in ottica gara, si è parlato poi della scelta della gomma da parte dello spagnolo.
“C’è stata un po’ di paura per la scelta, ma devo dire che la gomma si è comportata bene. Il problema è che sono stato dietro Nakagami quasi tutta la corsa e quello mi ha condizionato. Poi al via c’è stato l’incrocio di Fabio, che mi ha fatto perdere diverse posizioni. Senza quell’inconveniente mi sarei ritrovato secondo alla prima curva, ma alla fine queste sono le gare e cose del genere possono accadere”.


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