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SBK, Rea: "FP1 un disastro, ho accusato un problema al freno posteriore"

"La pinza era stata appena revisionata, non avevo un buon feeling e abbiamo deciso di sostituirla". Il britannico terzo nella FP2: "Rinaldi è andato veramente forte, ma lo stesso si può dire di Razgatlioglu"

SBK: Rea:

La giornata di apertura al Misano World Circuit Marco Simoncelli non era iniziata nel migliore dei modi per Jonathan Rea. Costretto a rientrare ai box dopo neanche un giro, il nordirlandese ha accusato una noia alla pompa del freno posteriore della propria Ninja ZX-10RR, chiedendo ai tecnici di Akashi di sostituirla in corso d’opera, perdendo di fatto buona parte della prima sessione di prove libere.

“La FP1 si è rivelata un totale disastro. Non lo avevo mai utilizzato prima degli ultimi tre anni - ha precisato - pronti-via non avevo un buon feeling con la pinza in quanto era stata appena revisionata. Ovviamente necessita di essere provata a lungo al fine di una corretta funzione. Dopodiché siamo tornati sui nostri passi e mi sono sentito maggiormente a mio agio. I tempi sono venuti e sono pure riuscito a provare il nuovo pneumatico SCX”.

Superato questo momento di apparente difficoltà, nel pomeriggio il portacolori Kawasaki Racing Team World SBK ha terminato la FP2 in terza posizione con il crono di 1’34”848 alle spalle di Michael Ruben Rinaldi e del compagno di squadra Alex Lowes (quarto nella combinata dietro anche a Toprak Razgatlioglu).

Michael è andato veramente forte, ha tenuto un ottimo ritmo tra il ’34 alto e ’35 basso. Lo stesso si può dire di Toprak, invece devo analizzare quanto fatto da Scott Redding - ha proseguito - dobbiamo ancora perfezionare alcune aree della moto in vista di domani, specie in accelerazione. Purtroppo, non abbiamo molto tempo a disposizione dato che la FP3 non è altro che un warm up di anticipo alla Superpole, ma non sono preoccupato”.

Come detto, questo week-end è stata introdotta una inedita specifica “super morbida” al posteriore, che ha contribuito a mescolare ulteriormente le carte in tavola.

“Ha molto potenziale, sia sul giro secco che sulla lunga distanza. Rispetto alla versione standard dove si deve gestire il suo consumo, questa sembra maggiormente stabile in termini di prestazioni. Pirelli ha fatto un egregio lavoro, però non si hanno riferimenti pregressi per cui dovremo studiarla nel dettaglio prossimamente”, ha concluso.


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