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MotoGP, Il team Gresini vicino a Ducati per il 2022, per VR46 ipotesi Aprilia

La squadra fondata da Fausto potrebbe schierare Di Giannantonio e Bastianini su due Desmosedici e Valentino 'tornare' alla Casa con cui aveva debuttato nel Mondiale

MotoGP: Il team Gresini vicino a Ducati per il 2022, per VR46 ipotesi Aprilia

Nel 2022 inizierà un nuovo ciclo per la MotoGP, della durata di 5 anni. In questi mesi, team e costruttori stanno firmando i nuovi accordi con Dorna e all’appello manca solo l’Aprilia. Non c’è nulla di cui preoccuparsi, l’annuncio arriverà a breve e la Casa di Noale, dal prossimo anno, avrà un suo team ufficiale, una struttura quindi staccata da quella di Gresini, come invece era fino a oggi. Il che significa che le moto in pista aumenteranno, passando dalle attuale 22 a 24. Nelle intenzioni di Ezpeleta, il piano era che tutti i costruttori schierassero 4 moto (2 nella squadra ufficiale e altrettante in quelle satellite) ma probabilmente non sarà così.

In questo momento, infatti, il team Gresini è alla caccia delle moto con cui correrà nei prossimi anni e il pressing sulla Ducati è iniziato da tempo. Il team Avintia Esponsorama, infatti, ha già annunciato di uscire dalla classe regina a fine stagione, lasciando libere due Desmosedici, che fanno gola alla struttura italiana.

Come ci aveva detto Carlo Merlini nelle scorse settimane, la Gresini Racing ha battuto diverse strade ma senza sbilanciarsi. Al momento, però, sembra quella che passa per Bologna sia la più probabile.

Anche se è presto parlare di piloti, ci sarebbero già ed entrambi italiani. Fabio Di Giannantonio aveva già firmato un contratto con Fausto per salire in MotoGP nel 2022 e al suo fianco potrebbe trovare Enea Bastianini, riformando così una coppia già vista ai tempi della Moto3. Sarebbe lo schieramento ideale, con un debuttante e un pilota con già un anno di esperienza nella classe regina.

Guai, però, a fare i conti senza la VR46. La struttura di Valentino sembra pronta a fare il salto in MotoGP, ma servono i soldi. Tanti. Per Rossi attirare sponsor non è mai stato un problema, ma in questi tempi tutte le aziende hanno i cordoni tirati. Trovato il budget, bisogna anche pensare alla moto.

Visti i rapporti del Dottore con Yamaha, questa sarebbe stata la scelta più scontata, ma in mezzo si è messa Petronas. Il colosso malese ha iniziato nel migliore dei modi la sua collaborazione con Iwata e sembra che da entrambe le parti ci sia la voglia di continuare insieme, anche perché le alternative non ci sono. Ecco che entra in campo Suzuki, una moto che sarebbe appetibile sia per Petronas sia per VR46, ma che al momento non c’è. Sono ormai anni che si parla di una team satellite per la Casa giapponese ma, ogni volta, arrivato il momento di concludere succede qualcosa. Questa volta è stato l’addio di Davide Brivio e Shinichi Sahara, intervistato da GPOne nelle scorse settimane, ha ammesso di stare ancora cercando i vertici dell’azienda della necessità di altre 2 moto. Considerando che siamo a fine aprile (e che certe cose vanno decise per tempo) sembra improbabile che nel 2022 vedremo 4 GSX-RR in pista.

Non rimane quindi che Aprilia, che non è più una seconda scelta. Perché la RS-GP sta crescendo bene, come dimostrano i risultati di Aleix Espargarò nelle prime gare, e perché a Noale sono a un passo dal coinvolgere Dovizioso nel progetto. Romanticamente parlando (per quanto valga in un modo dove la passione è fondamentale, ma i soldi lo sono di più) sarebbe bello vedere Valentino chiudere un cerchio, iniziando l’avventura in MotoGP della sua squadra con la stessa moto con cui aveva cominciato la sua carriera da pilota. Da un punto di vista del marketing potrebbe essere una scelta vincente, magari con una collaborazione che potrebbe estendersi oltre le piste, considerando che la VR46 è anche un’azienda che produce merchandising e che nel carnet del Gruppo Piaggio ci sono marchi come Vespa e Moto Guzzi, conosciuti e invidiati in tutto il mondo.

Per il momento sono solamente suggestioni, ma le prossima settimane saranno fondamentali per mettere a posto gli ultimi tasselli sullo schieramento MotoGP per i prossimi anni.

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