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Bentornata MotoGP: Mir-Marquez e una rivalità che mancava da troppo

Mir deve e vuole dimostrare (sarà poi interessante capire a chi) che quello vinto nel 2020 non è un mondiale diminuito, che quel suo incredibile successo con la Suzuki non è stato frutto dell’assenza di Marquez 

MotoGP: Bentornata MotoGP: Mir-Marquez e una rivalità che mancava da troppo

Marquez è tornato a Portimao e, come prevedibile, lo ha fatto in grande stile. Il risultato finale non è stato un eclatante podio ma un “proletario” settimo posto dopo un venerdì da paura ed un sabato in ombra. Il rientro dell’otto volte campione del mondo, non solo ha aggiunto lustro sportivo alla categoria ma ha portato anche quel pizzico di malizia in più alla MotoGP, ormai abituata alle facce d’angelo e alle dichiarazioni di circostanza.

L’esempio perfetto di questa tendenza è Joan Mir, che nel 2020 non era mai uscito dal seminato davanti alle telecamere e ai giornalisti, mentre un solo incontro ravvicinato in pista con Marquez lo ha fatto esondare, rendendolo nervoso forse come non era mai stato visto in top class. Sia chiaro, Joan ha dimostrato ancora una volta di saper reggere le pressioni in un modo incredibile, come solo i grandi sanno fare, ed infatti, Marquez o non Marquez, ha chiuso il suo GP in terza posizione e dopo le difficoltà incontrate in Portogallo alla fine della scorsa stagione, non era affatto scontato. 
Mir deve e vuole dimostrare (sarà poi interessante capire a chi) che quello vinto nel 2020 non è un mondiale diminuito, che quel suo incredibile successo con la Suzuki non è stato frutto dell’assenza di Marquez e così e così non appena sentito l’odore del rivale, ha attaccato: “Marc fa spesso questi giochetti – ha detto dopo le qualifiche – Si potrebbero creare delle situazioni pericolose”. 

In gara poi, nel primo giro di Marc Marquez dopo 9 mesi di assenza, Mir è entrato duro sul pilota Honda dimostrando ancora una volta tutta la sua voglia di stare davanti a Marc, di farsi sentire, di dire: io non ho vinto per caso. Marquez, al momento, non ha potuto replicare in pista dovendo volgere parecchie attenzioni al braccio e al suo recupero ma vedendo Mir (ed altri piloti) passarlo così si è sentito quasi “violentato”: “Per me è stata una gara particolare, in cui ho dovuto accettare i sorpassi, così come il fatto di essere "violentato" dagli altri piloti – ha detto Marc dopo la gara - È un po’ come quando sei a scuola e ti ritrovi a giocare a calcio con i più grandi e vieni maltrattato”. 

L’idea di un Marc Marquez che si lasci “maltrattare” in pista ancora per molto tempo non sta in piedi e siamo sicuri che non appena ne avrà la possibilità restituirà a Mir il sorpasso del primo giro di Portimao, magari con una spallata, magari senza. Forse in lotta per un podio, per la vittoria di un Gran Premio o del mondiale piloti. Non sappiamo quando succederà ma è vero che, finalmente, ora che Marquez è tornato, potremmo goderci una rivalità di quelle che solo la MotoGP sa regalare. 

 

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