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MotoGP, Morbidelli:  “Questa situazione mi prude, al mio futuro ci penserà la VR46"

“Voglio assicurarmi il futuro migliore, sia tecnicamente che emotivamente .In questo momento penso a fare il massimo con quello che ho. Purtroppo è dura sorpassare con 15 km/h in meno”

MotoGP: Morbidelli:  “Questa situazione mi prude, al mio futuro ci penserà la VR46

Franco Morbidelli lo conosciamo. È un ragazzo spigliato, solare, propositivo, uno di quelli col sorriso sempre stampato sul volto, merito anche del suo animo sudamericano che lo accompagna fin da piccolo. Di sicuro, in questo 2021, c’è poca voglia di sorridere, anche se lui tende a indossare la maschera.

Inutile infatti girarci attorno: il trattamento riservatogli da Yamaha, dopo il secondo posto dello scorso anno, proprio non gli va giù. Già, perché Franco è chiamato a guidare la moto dello scorso anno, faticando a tenere il passo dei migliori.

Quest’oggi, al termine delle qualifiche, non ha nascosto il proprio disappunto, mantenendo comunque il sorriso sul volto.  

“Questa situazione mi prude e non lo nascondo – ha esordito il romano di Tavullia – io però cerco sempre di rimanere concentrato sul mio lavoro, puntando a fare il massimo con quello che ho. Riguardo al mio futuro ci penserà la VR46, ma anch’io la farò insieme a Gianluca. Di sicuro voglio assicurarmi il futuro migliore per me, sia tecnicamente che emotivamente”.

La questione è spinosa, tanto che Franco cerca di andare oltre.
“Al momento è presto per parlarne con i media. Voglio infatti rimanere focalizzato sul presente, dato che è dalle difficoltà che si scoprono cose fantastiche, pertanto voglio spingere al limite con ciò che abbiamo, anche perché non ho alternative. Devo infatti lavorare con quello che ho e dare il massimo. Poi è ovvio che nel momento in cui sarò tranquillo penserò al futuro”.

Franco taglia corto, tanto che l’attenzione si sposta sulla qualifica, dove ha chiuso quinto a 241 millesimi dal crono di Quartararo.
“Qua a Portimao sembra che siamo riusciti a risolvere i problemi del Qatar, senza voler troppo entrare nel merito di quanto accaduto a Losail. Ho infatti preferito non indagare più di tanto in merito alle difficoltà delle prime due gare”.

Meglio allora pensare al sabato in terra portoghese.
“Devo essere contento per questa posizione in qualifica, in particolare per aver ritrovato le sensazioni che volevo con la M1. Sono infatti riuscito ad essere veloce quest’oggi, soprattutto sul giro secco, dove ho riscontrato un’ottima fiducia. Ovvio che le sensazioni non sono ancora quelle del 2020, ma personalmente sono contento. Stiamo infatti lavorando con la squadra per tornare forti come lo scorso anno e qua in Portogallo abbiamo anche fatto alcuni cambiamenti per essere veloci. Nella FP4, giusto per fare un esempio, sono riuscito a essere più competitivo rispetto al 2020. Il problema è che le Ducati e le Yamaha ufficiali sono molto veloci, così come la Suzuki”.

Non manca poi una battuta sulla gara.
“È difficile sorpassare quando sei 15 km/h più lento. Per la gara vedremo cosa accadrà. Di sicuro Quartararo ha fatto vedere di avere il passo migliore nelle FP4, di conseguenza me lo aspetto competitivo e veloce. Io cercherò comunque di essere forte e compiere un ulteriore passo avanti”.

L’ultima considerazione è sulla doccia gelata rimediata da Bagnaia, a cui è stata tolta la pole del sabato.       
“Probabilmente in quella curva il pannello non è stato collocato nella posizione ideale per essere visto. Ieri magari ne hanno parlato in Safety Commission, ma io non ero presente, infatti faccio mea culpa. So però che Dorna e la direzione gara, con Franco Uncini in primis, lavorano sempre velocemente per soddisfare le nostre richieste”.


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