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MotoGP, Bastianini: "Sarei potuto arrivare davanti a Jack ma sono partito male"

"Avevo pianificato una strategia per la gara, ero calmo all'inizio poi ho capito che potevo spingere. Sarei potuto arrivare tra i primi sette ma mi facevano male le braccia"

MotoGP: Bastianini: "Sarei potuto arrivare davanti a Jack ma sono partito male"

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Stesso team, stessa moto, entrambi rookies, ma due risultati molto diversi per Enea Bastianini e Luca Marini al termine del primo Gran Premio della stagione, in Qatar. Enea ha tagliato la bandiera a scacchi in decima posizione a soli nove secondi di distacco dal primo classificato, Maverick Viñales, portando a casa i suoi primi sei punti in classe regina. L'altra faccia della medaglia vede invece Luca Marini terminare in 16esima posizione. Il numero 10, in sella alla Ducati del team Avintia, non ha trovato il giusto passo in gara peccando anche in velocità. I due rookies avranno modo di sperimentare quello che hanno appreso oggi, in gara, sullo stesso circuito la prossima settimana nel Gran Premio di Doha, che si terrà ancora sul circuito di Losail.

"Sono davvero contento della gara, ero partito male perchè non sono riuscito ad inserire l'abbassatore - le prime impressioni di Enea sulla gara - Sono rimasto calmo perché era la prima gara e volevo finirla. Dopo un po' mi sono sentito a mio agio e mi sono lasciato andare. Ho fatto molti sorpassi fino ad arrivare alla decima posizione. Volevo arrivare in settima ma ho fatto un errore in curva 6 e mi sono accontentato".

Quali sono state le cose più difficili che hai trovato in gara?
"Di sicuro i primi giri nel gruppo e la staccata, i riferimenti cambiano moltissimo e con gli altri piloti davanti la moto si ferma di meno. Non è stato semplice essendo stata la prima volta".

Cosa ti ha sorpreso di più oggi in gara?
“Ho imparato molto. La partenza è stata così così, i primi tre giri sono stati difficili con le gomme nuove. Però dopo ho cominciato a fare dei buoni tempi e passo dopo passo sono arrivato nelle prime dieci posizioni. Ho provato a spingere ancora di più ma negli ultimi sei giri ero stanco e non ce la facevo con le braccia, era impossibile arrivare tra i primi sette”.

Quindi hai dolore alle braccia ora?
“Ho spinto molto per cercare di recuperare il distacco dal primo gruppo, penso di averci provato oltre i limiti ed è stato difficile”.

Di solito per i rookies è difficile gestire le gomme e capire come lavorano. È stata una strategia che avevi già organizzato quella di essere più lento all’inizio e poi spingere nella seconda parte di gara?
“Sì, abbiamo preparato una strategia con la squadra. Su questa pista avevo bisogno di essere veloce negli ultimi dieci giri. All’inizio ho fatto molta attenzione, poi quando le gomme hanno iniziato a calare ho cominciato ad aumentare la velocità e sono rimasto costante per gli ultimi quindici circa”.

Quando hai finito il primo giro eri 19esimo, ti saresti immaginato questo risultato finale?
Per me questa gara è stata un test. In gara le cose sono diverse, anche l’aderenza. La moto non si ferma nello stesso modo in cui lo fa mentre sei da solo in pista, come nelle qualifiche. È andata bene”.

Jack ha detto che ha avuto problemi con la gomma posteriore, soprattutto nel centro curva, è stata la stessa cosa anche per te?
“Per me no, il degrado delle gomme è iniziato dopo otto giri e poi è rimasto costante. Jack la fa girare molto nei primi giri mentre io no, non penso che sia il massimo in gara”.

Avresti mai pensato di poter essere così protagonista, già nei primi dieci, alla tua prima gara?
“C’era una parte di me che era positiva e sperava di entrare in top 10, ce l’ho fatta. La cosa che più mi ha sorpreso è che sono arrivato con nove secondi di svantaggio dal primo avendone persi ben sei nei primissimi giri. Credo che sia stato molto positivo, da metà gara ho girato forte come i primi. Sono molto contento, non avrei potuto fare di più perché ero un po’ stanco dal sestultimo giro e non sono riuscito ad andare a conquistare la settima posizione”.

Che emozioni hai provato in gara?
Emozioni così forti le ho provate solo quando ho vinto il campionato, forse in quel caso un po’ più forti. Alla partenza ero molto tranquillo, volevo partire piano per capire come funziona una gara in MotoGP e per salvare le gomme, cosa che mi è tornata utile sul finale”.

Come è andata la partenza?
“Non è andata bene. Non ho messo l’abbassatore, l’ho dimenticato prima di arrivare. Sono partito senza. Se fossi partito meglio sarei finito davanti a Jack, ho avuto un bel ritmo. Magari avrei potuto ambire alla settima posizione, perché sono arrivato molto vicino. La prossima settimana devo lavorare sul time attack per fare una qualifica migliore”.

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