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MotoGP, Quartararo: “Sono triste, ma c’è una soluzione ai problemi della Yamaha”

“In MotoGP non ho grande esperienza, ma ho alcune idee che andrò a proporre alla squadra per risolvere i nostri limiti”

MotoGP: Quartararo: “Sono triste, ma c’è una soluzione ai problemi della Yamaha”

Per certi versi verrebbe da dire: “Meno male sia finita qua”. Fabio Quartararo chiude il 2020 con un tredicesimo posto che ha bisogno di poche parole. Fosse per lui, preferirebbe salire già stasera sul primo aereo e tornare a casa, dal momento che la sua stagione si è conclusa come mai avrebbe immaginato, soprattutto visto l’inizio.

Eppure Fabio cerca di spiegare quanto accaduto.

“Era difficile fare meglio di così – ha esordito – dopo pochi giri ho iniziato a soffrire con la Yamaha, non avevo grip e sono stato costantemente in difficoltà. Dispiace davvero tanto, dato che speravo in un altro weekend. Forse potevo giocarmi le posizioni tra la quinta e l’ottava, invece è andata diversamente”.

Inutile quindi girare il dito nella piaga.

“Quando finisci in questo modo le gare è difficile essere felici per la stagione terminata. Di sicuro è stato importante aver portato a casa tre vittorie, ma sono comunque triste per il mio 2020, soprattutto per quello che è stato l’inizio”.

A questo punto serve guardare avanti, anche se non sarà facile risolvere i problemi della Yamaha.

“Di sicuro c’è una soluzione ai nostri problemi. La moto della scorsa stagione è stata competitiva, bisogna cercare quindi di migliorare la M1, in particolare per quanto riguarda il grip al posteriore. In Yamaha sono molto motivati perche nelle ultime gara non è andata nel verso giusto e quindi c’è voglia di fare bene. So che stanno lavorando e sono convinto che troveremo il modo per ripartire e risolvere i nostri problemi”.

Il prossimo anno Fabio sarà pilota ufficiale  e di conseguenza il peso delle sue opinioni aumenterà.

“Non ho grande esperienza in MotoGP, ma di sicuro ho quattro idee da proporre a Yamaha per come migliorare la moto e renderla competitiva. Parlerò con loro per capire come muoversi, dato che entrambi crediamo in questo progetto”.

 

 

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