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Ad Aragon Lorenzo è strepitoso, Pedrosa una sorpresa, Rossi quasi timido e Marquez...imbarazzante

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,Si diceva che dopo il Gran Premio di Aragon le idee sarebbero state più chiare per la vittoria del titolo di campione del mondo. Una cosa è ormai certa, il titolo è affare di famiglia fra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo e il campione uscente Marc Marquez si è ormai definitivamente auto eliminato con la quinta caduta stagionale, roba da principianti. Si stenta a credere al folle comportamento dello spagnolo che già al secondo giro guidava all’impazzata prendendo rischi incredibili con gli pneumatici non andati ancora in temperatura. Non so cosa stia succedendo al ragazzino ma la sensazione è che abbia perso la percezione del limite oltre il quale si possa andare senza cadere e penso che sia anche fortunato perché nonostante tutte le cadute non si è procurato neppure un graffio. Marc deve fare attenzione anche alla prossima stagione, ormai deve pensare solamente a questo, perché la casa costruttrice di pneumatici francese Michelin prenderà il posto della giapponese Bridgestone e gli addetti ai lavori sanno che la casa transalpina è inferiore alla casa giapponese per quanto riguarda la gomma anteriore in termini di sicurezza. Una cosa che potrebbe creare problemi allo spagnolo famoso per la sua guida scomposta. Insomma un futuro ancora tutto da decifrare. Una gara questa di Aragon che ci ha mostrato un Dani Pedrosa che non conoscevamo, combattivo e fortissimo nel corpo a corpo cosa che mai ci aveva fatto intuire durante la sua carriera e che sicuramente non gli ha permesso di vincere un titolo nella classe regina. Domenica scorsa invece abbiamo visto un duello semplicemente favoloso durante gli ultimi due giri del Gran Premio. ,Un duello pulito senza nessun tocco di carena da parte dello spagnolo e di Valentino, roba da fare un video e farlo vedere in tutto il mondo per promuovere, se ce ne fosse bisogno, il mondo dei GP. Onore al merito allo spagnolo ma quello di Aragon non era il Rossi che tutti noi conosciamo, la sua Yamaha non era competitiva con la Honda perché questa volta il nove volte campione del mondo non è riuscito a metterla a posto e forse un poco di stanchezza psicologica e fisica non lo sta facendo rendere come al solito. Sembra un Valentino Rossi timido, quasi ragioniere, incapace di battere un Pedrosa, si competitivo, ma notevolmente inferiore alle sue qualità. Diciamo a favore di Valentino che i circuiti indigesti per le sue caratteristiche sono finiti con questo di Aragon e Giappone, Malesia ed Australia sono sempre stati il cavallo di battaglia del Dottore di Tavullia. Tanto di cappello a Jorge Lorenzo che in questo momento è irraggiungibile con le sue partenze incredibili che nessuno al mondo oggi riesce a contrastare e con un equilibrio mentale che sembra avere raggiunto il top e lo fa definire il pilota più completo del mondo. Concludiamo con un Andrea Iannone stoico che pur con una spalla lussata è riuscito a portare la sua Ducati al quarto posto a soli 5 secondi dalla coppia Valentino-Pedrosa e fa ben sperare per un podio in questa stagione. Comunque di questo Gran Premio rimarranno impressi i 12 sorpassi fra Valentino e Pedrosa negli ultimi due giri, equamente divisi, roba da palati sopraffini.

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