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Con poche moto ufficiali in MotoGP è iniziata la fuga verso la Superbike

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Tempo fa scrissi che di questo passo le seconde linee della MotoGP. rischiavano di passare armi e bagagli in Superbike ed oggi i fatti mi sembrano dare ragione. Sembrava che l’unico problema serio fosse quello di rendere Valentino Rossi competitivo per ridare linfa vitale alla categoria e su questo sono in buona parte d’accordo, ma quello di avere solamente 6 moto ufficiali, quelle delle tre case al momento presenti nel campionato, ed altre 6 moto cosiddette clienti ad un prezzo di leasing non più sopportabile mi sembra pura follia. Il risultato attuale è che la Yamaha con un contratto di due anni sia per Lorenzo che per Valentino ha completamente chiuso le porte alle moto ufficiali per almeno due stagioni e fatto scappare un campione come Ben Spies che passerà in BMW nel mondiale Superbike con la moto ufficiale e lotterà per il titolo divertendosi anche. Attenzione anche a Cal Cruthclow che sicuramente sta facendo più che un pensiero alla Kawasaki ufficiale in Superbike dove potrà giocarsi il titolo, tanto che futuro può avere in Yamaha? Che ne dite di Bautista nel caso il team Gresini lo lasciasse a piedi? Ve lo dico io, una bella superbike ufficiale, magari Aprilia, per divertirsi e guadagnare sicuramente di più. Questo è il risultato della politica attuale, sconsiderata e senza un chiaro futuro. Alla fine devo proprio ammettere che Casey Stoner di ragioni per smettere ne aveva più di una.

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