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Marquez, Rigamonti ed il video 'rubato' in griglia: è accettabile o no?

Il video pubblicato dalla Dorna sul proprio sito apre ad alcune domande relative alla privacy. Ciò ci fa interrogare sul futuro di questo nuovo modo di intendere lo sport come un puro spettacolo, un circo. E se emergessero comportamenti illeciti? Sarebbero resi pubblici egualmente?

Marquez, Rigamonti ed il video 'rubato' in griglia: è accettabile o no?

E’ da un po’ di tempo che le telecamere della Dorna si intrufolano nei discorsi privati dei piloti, o dei piloti con i loro tecnici.

Inizialmente è stato divertente, perché i dialoghi, principalmente dopo la gara o le prove, erano innocui. Alcuni divertenti e aprivano uno spiraglio sull’umanità di questi ragazzi che si sfidano a 300 all’ora.

Evidentemente il pubblico ha gradito e poiché sembra che ormai si guardi principalmente allo spettacolo, abbiamo visto sempre più di questi siparietti. Addirittura sono state fatte prove (grazie al team Aprilia) di comunicazioni radio ‘aperte’, con l’intenzione di far capire cosa avviene dietro le quinte di un Gran Premio che al di là dell’apparenza di un meccanismo perfettamente oliato ha in realtà momenti frenetici.

Ultimamente però - è il nostro pensiero - si è andati più in là. Un esempio lo abbiamo avuto quando è stato reso pubblico il confronto fra Bagnaia, Tardozzi e Dall’Igna dopo il primo Gran Premio. Nel corso della clip si sente Pecco apostrofare Gigi, dopo aver messo in dubbio il perfetto funzionamento della sua Desmosedici, con un secco ‘questa cosa voglio chiarirla’. E la risposta dell’ingegnere è stata altrettanto netta - ‘ne parliamo dopo’ - quando si è reso conto che il dialogo stava avvenendo davanti a telecamere e microfoni.

Questo nuovo trend è sorprendente se si pensa che spesso sono stati additati i giornalisti come creatori di polemiche, ma ora è l’organizzatore stesso a farlo nel nome dello show!

Ora una cosa è riprendere una reazione immediata che avviene comunque in diretta, i primi esempi che ci vengono in mente sono la collisione sotto la pioggia fra Schumacher e Coulthard a Francorchamps nel 1998, con il tedesco che, incazzatissimo, si era precipitato correndo nella corsia dei box per aggredire l’avversario. Oppure la mitica frase ‘la tua ambizione ha superato il tuo talento’, pronunciata da Stoner all’indirizzo di Rossi nei box di Jerez nel 2011.

Un’altra, invece, è origliare e guardare dal buco della serratura, svelando discorsi che, probabilmente, i protagonisti avrebbero preferito non fossero resi pubblici.
Partendo dal fatto che tutto è permesso, e che quindi tutto è pubblicabile, presto dovremmo poter ascoltare ogni discorso privato riguardante i protagonisti della MotoGP con la scusante che ‘tutto fa spettacolo’.

Discorsi relativi agli ingaggi, con tanto di cifre, fra manager. Minacce della moglie al pilota-marito ‘se non vinci stasera te la scordi’.

Un po’ di tutto, insomma, per scaldare gli animi e sappiamo come si va a finire, ne abbiamo molti esempi sulle TV commerciali con un numero infinito di show decisamente trash. Vogliamo arrivare a ciò?

Ecco secondo noi questa deriva è pericolosa ed equivale a superare il limite della privacy, di cui oggi si occupano addirittura i governi.

Riportiamo a mò di esempio il dialogo fra Marc Marquez e del suo tecnico Rigamonti sullo schieramento di partenza del GP di Austin.

MARQUEZ "Se vado lì (a cambiare moto) ed esco dalla pit lane, parto ultimo, giusto? Ultimo in griglia e senza una penalità di long lap?"
RIGAMONTI: "Sì, parti ultimo".
MARQUEZ “Ma senza penalità".
RIGAMONTI "Sì" Poi aggiunge "Non sono sicuro di come funzioni". E interpellando Tardozzi, al suo fianco: "Se lui (Marquez) ora vuole partire dal box, con la moto da asciutto..."
TARDOZZI "Prende un ride-through".

A questo punto Marquez prende la sua decisione e dopo aver domandato a Rigamonti se la seconda moto è pronta da asciutto in Pitlane, lo istruisce.
MARQUEZ “Dimmi se la moto è pronta. Quando mancano tre minuti, se è asciutto così andiamo... I meccanici tornano ai box e io vado”. Quindi porta la mano all'orecchio di Marco Rigamonti e sussurra: "Non dirlo a nessuno". Poi, dopo la conferma afferma: "Andiamo con il piano".
RIGAMONTI "Flag to flag?".
MARQUEZ “No, quando mancano tre minuti vado".

Ci sono poi altre battute, dalle quali si evince il piano di Marc di prendere tutti i suoi avversari in contropiede. Un grande esempio di ‘fast thinking’ (oltre che di scarsa conoscenza dei regolamenti, Tardozzi a parte.

A questo punto scatta la ‘trappola’ e Marquez corre in pitlane, il che ci fornisce due conferme: 1) lo spagnolo è un grande atleta; 2) è anche un uomo assolutamente senza remore nel finalizzare le sue strategie.

Più tardi Mike Webb, conferma che esistono regole per penalizzare una tale mossa, se la partenza non fosse stata ritardata per motivi di sicurezza.

"Abbiamo avuto una situazione simile in Argentina nel 2018. Ci siamo riuniti e abbiamo riscritto le regole per assicurarci che chiunque cambi il tipo di gomme sulla moto lasciando la griglia riceva una penalità. Quindi, se non ci fosse stato il caos che mi ha costretto a fare una nuova procedura di partenza, i piloti che sono andati a prendere la loro moto di riserva nella pit lane con gomme diverse avrebbero scontato una penalità di ride-through in gara. Nel modo in cui è successo domenica con così tante moto e tanta confusione per togliere moto e persone dalla griglia, ho chiamato una nuova partenza per sicurezza e sono stati molto fortunati a cavarsela così.”

Per la cronaca: solo tre piloti - Brad Binder, Enea Bastianini e Ai Ogura - avevano scelto correttamente le gomme da asciutto per la griglia originale.

Webb per sottolineare l’imperfetta conoscenza dei regolamenti ha poi aggiunto: "Sembra che il team Marquez non si aspettasse un ride-through, si aspettavano forse solo di partire dalla pit lane o dal fondo della griglia. Non è così: la regola dice che cambiando le gomme in quel modo, si riprende la posizione di partenza originale dopo il giro di riscaldamento e si sconta un ride-through in gara”.

OK, così è andata. Il video lo avete visto tutti visto che è stato pubblicato sul sito della Dorna. E a questo punto ci poniamo una domanda: quando verrà rubato un video dal quale si evince un comportamento illecito - questo non lo era, chiariamolo, ognuno è libero all’interno del regolamento di comportarsi come gli pare - la Dorna lo renderà pubblico, lo trasmetterà alla Direzione Gara affinché prenda provvedimenti, o farà finta di niente?
 

 

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