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Honda preannuncia la svolta elettrica, ed anche qui insegue Ducati

Energica, gli sponsor legati al primo campionato elettrico, hanno fallito, incapaci di offrire poco più che una gara di contorno. Ma ora la Honda ha annunciato la Grande Rivoluzione, che ancora una volta è cavalcata nello sport dalla Ducati

Honda preannuncia la svolta elettrica, ed anche qui insegue Ducati

Mille e non più mille. Non è una profezia sull’avvento del terzo millennio, bensì semplicemente la constatazione che il tempo dell’identificazione delle categorie del motociclismo con la cilindrata è finito. Seguiamo la MotoGP, finché c’è, perché non resterà così a lungo.

Abbiamo goduto con l’evoluzione di una tecnologia, se vogliamo, primitiva: l’esplosione del carburante in una camera di scoppio, con il moto creato dalla rotazione di un albero mosso dal su e giù di pistone e biella. Organi metallici in velocissima rotazione e alternanza capaci di produrre un loro suono, accompagnato dai rombi degli scoppi. Bene è finita. Presto, molto presto, tutto ciò sarà preistoria e non siamo sicuri che ci piacerà. Dopo aver visto volare i draghi e sputare il fuoco, saremo capaci di emozionarci nel silenzio?

In fondo la musica è semplicemente rumore trasformato in melodia. Accordi. C’è la musica classica, sinfonica ed il rock e cosa possiamo farci se per noi l’emozione è legata ad un suono?

Riflettiamoci. Ci piacerebbe osservare le onde che si infrangono sugli scogli in un giorno di mare mosso senza il fragore che le accompagna? Immaginiamo una vita senza colonna sonora. Impossibile.

Chissà, magari è probabile che le nuove generazioni, nate senza conoscere tutto ciò, apprezzeranno questo cambio epocale.

Rimarrà solo la velocità. Forse. Fino a quando anch’essa non sarà bandita. Del resto anche oggi, e tutto sommato a ragione, è relegata nei circuiti dove ancora una volta, a dettare i tempi della trasformazione del nostro sport è chiamata la Ducati, che dopo aver introdotto l’aerodinamica costringendo le altre Case a seguirla ha precorso i tempi proponendo la sua V21L per il campionato riservato alla MotoE.

Energica, ma anche gli sponsor legati al primo campionato elettrico, hanno in fondo fallito, incapaci di offrire poco più che una gara di contorno, ma senza approfittare della novità per farla conoscere meglio, proporla e supportarla. Forse anche la Dorna ha più che altro occupato una posizione, senza crederci troppo.

Ora, però, il comunicato Honda, la sua strategia rivelata, ci fa capire che i tempi in fondo sono maturi e nemmeno troppo lontani. Ci fa leggere il precipitoso ritiro della Suzuki dalla MotoGP, la ritirata della Yamaha, che nel 2023 sarà presente con un solo team, con occhi diversi. Fino a quando la Honda resterà in MotoGP, con l’attuale tecnologia, con questi regolamenti? Non molto.

Ci sarà, crediamo/temiamo, una prima fase con carburanti alternativi, come già previsto dalla Dorna, ma poi si seguirà - letteralmente - la corrente approdando definitivamente all’elettrico.

Fra i 2 Tempi ed il 4 Tempi non ci sarà dunque un vincitore, ma chissà: forse nell’Orlo Esterno della galassia, costellato di mondi oscuri e primitivi pianeti di frontiera i nostri discendenti assisteranno a gare con i Podracer,  in italiano gli ‘sgusci,’ nella saga di Star Wars.
Ma, come cantava Guccini, anche se fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo, noi non ci saremo.

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