La leggenda narra che un giorno Faruk, re d’Egitto, seduto al tavolo di Poker, invece di mostrare le carte pronunciò la fatidica frase: “parola di re”.
Il significato è ovvio: ciò che affermo non può essere smentito.
La storiella ci è venuta in mente non appena siamo arrivati in fondo al comunicato emesso poco fa dal team VR46 che sancisce l’approdo del team VR46 con Ducati, dopo la firma del contratto quinquennale con la Dorna.
Al di là dell’annuncio che il team manager sarà Pablo Nieto, con la VR46 Academy dal 2015, infatti c’è poc’altro, ma una frase merita senza dubbio la nostra attenzione. Ed a metterla nero su bianco è Sua Altezza Reale Principe Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin Abdulaziz Al Saud. Un nome eccezionalmente lungo che può essere così ridotto: colui che paga.
“Sarebbe per me fantastico che Valentino Rossi possa competere nei prossimi anni come pilota del nostro Aramco Racing Team VR46 insieme a suo fratello Luca Marini che già quest’anno gareggia con la sponsorship dei nostri marchi KSA New Cities, MAIC Technologies, TANAL Entertainment Sport&Media - dice Sua Altezza Reale, che aggiunge - TANAL Entertainment Sport&Media e Aramco nei prossimi giorni annunceranno dall’Arabia Saudita una collaborazione nei progetti del Motorsport a carattere internazionale ed i dettagli del progetto con VR46 nel mondiale MotoGP e Moto2 con l’augurio di poter estendere ancora la presenza nel motomondiale che rappresenta uno spettacolo fantastico per formare in un futuro imminente anche giovani campioni sauditi”.
Dunque il re ha parlato. Facendo capire chiaramente quale è il suo desiderio. Legittimo perché è evidente che il neonato team avrebbe tutt’altro impatto mediatico se all’interno ci fosse anche Valentino Rossi.
I re però, si sa, sono poco propensi a farsi tirare per la giacchetta, ed in questo caso i coronati sono due: Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin Abdulaziz Al Saud e…il signor Rossi.
Che guarda caso proprio pochi giorni fa ci ha detto anche lui di non voler essere tirato per la giacchetta, a proposito dei suoi propositi di ritiro e che una risposta ce la darà dopo le ferie estive.
Non ci resta dunque che attendere, ricordando sempre come Faruk pensava che nei tempi moderni sarebbero rimasti solo cinque re: il re di picche, il re di fiori, il re di cuori, il re di quadri e il re d'Inghilterra.
Questo però lo disse prima che Valentino Rossi rendesse noto la sua decisione per il futuro.