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Magic Marquez a Le Mans come Sisifo: non mi arrendo, dunque sono

Nel flag to flag di Le Mans ho visto l’irriducibilità di un campione che dopo l’errore è rientrato in pista iniziando a girare più velocemente di chi era al comando. Spinto dall’incrollabile fede nelle sue capacità: non è riuscito nell’impresa, ma l’impresa è averci provato

Magic Marquez a Le Mans come Sisifo: non mi arrendo, dunque sono

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Chissà cosa gli è passato per la testa, in quei tre giri trascorsi al comando, a Marc Marquez.
Tre passaggi. Dal 5° al 7°, quando dopo una buona partenza in quarta posizione ed un successivo arretramento in sesta, forse per eccesso di prudenza mentre iniziava a piovere, si è ritrovato a condurre il Gran Premio di Francia dopo essere rientrato in pista dopo il flag to flag.

Non sappiamo cosa gli è passato per la testa, ma conosciamo perfettamente cosa abbiamo pensato noi: Magic Marc è di nuovo fra noi. Ci ha messo tre gare a tornare quello di sempre, l’incidente non lo ha marchiato.

Non è questione di tifo, ammiriamo ogni pilota del motomondiale, ma è esaltante assistere al ritorno di un fuoriclasse mentre rimette l’asticella lì dove la aveva lasciata.

L’emozione è la stessa che proviamo quando, in una gara di salto con l’asta, il campione di turno chiede un’altezza superiore e la affronta. Oppure quando in una gara di atletica, nel gruppo di testa, si prepara all’allungo finale che lo consacrerà vincitore. Ce la farà? Riuscirà a sopportare la fatica della volata sino alla fine?
E’ l’ultima vasca del nuotatore: quando l’acqua diventa rosa dallo sforzo ed i polmoni sembrano scoppiare.

Seduti sul divano tratteniamo il fiato. Non si tratta di parteggiare per l’uno o per l’altro atleta. Si chiama catarsi. Ci immergiamo nel gesto atletico del campione, entriamo nella sua anima ed attraverso di lui rinnoviamo il nostro credo pagano nel valore dello sport. Ci purifichiamo.

Non so come li vedete voi, i Gran Premi, ma io mi sento in sella alla moto anche se sono seduto sul divano. Ne avverto i movimenti sotto il sedere, ne sopporto l’accelerazione all’uscita delle curve. Tremo all’ingresso, quando non sei mai sicuro se l’avantreno terrà - se entri in una curva avendo tutto sotto controllo semplicemente non stai andando abbastanza veloce - e riprendo a respirare quando presumibilmente il pilota getta un occhio al contagiri prima della cambiata successiva.

Così vedendo Marquez in quei tre giri e pensando a cosa lui doveva stare provando in quei momenti, mi sono emozionato. Che poi è il fine ultimo dello sport: emozionare.

Per cui, grazie Marc di questi momenti e grazie anche di essere ripartito, dopo la scivolata. Rientrato in 18esima posizione sei risalito sino all’11esima, prima di cadere di nuovo. Bene così, mai mollare. Perché lo sport è anche quello, ripartire dal fondo dopo essere arrivato in cima. Il mito di Sisifo. Non importa quanto pesante sia la pietra da portare o quanto erto il pendio: va riportata lassù.

E’ il valore educativo dello sport. E se ci pensate è questa la lettura della punizione intentata da Zeus a Sisifo per la sua sfrontata audacia: costringerlo a spingere un masso sino alla cima di un monte, ma raggiunta la vetta, vederlo rotolare nuovamente a valle. E dunque ricominciare da capo. Per l’eternità.

E’ ciò che facciamo tutti nella vita. E ad un certo punto, ci arrendiamo. Il campione, invece, non lo fa: va oltre i suoi limiti e così facendo ci segna e indica la via, che non è quella scontata del successo ma della mortificazione delle nostre debolezze.

Non mi arrendo, dunque sono. Ogni atleta affronta prima o poi questa ordalia. Si allena e soffre per raggiungere il suo limite per poi superarlo. E quando viene battuto non si scoraggia ma fa del risultato del vincitore il suo nuovo obiettivo.

Questo io ho visto nel Gran Premio di Francia. Nel flag to flag di Le Mans ho visto l’irriducibilità di un campione che dopo l’errore è rientrato in pista iniziando a girare più velocemente di chi era al comando. Spinto dall’incrollabile fede nelle sue capacità. Non è riuscito nell’impresa, ma l’impresa è averci provato.

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