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Marquez contro Rossi: parlano i numeri, e raccontano come è andata

Nessuna sanzione né per Marc né per Vale, ma gli intertempi di quell'ultimo giro a caccia della pole raccontano la verità e svelano le bugie dei piloti

Marquez contro Rossi: parlano i numeri, e raccontano come è andata

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I giudici di gara, dopo averli convocati, hanno già decretato il non luogo a procedere, per l'incidente fra Marquez e Rossi in qualifica, dunque potremmo già derubricare l'incidente a semplice incomprensione fra due piloti.

Va bene così, ovviamente, nel passato di fatti di questo tipo ne sono capitati a iosa e l'unica differenza è che non c'erano decine di telecamere e riprese al rallentatore in grado di spaccare un capello in quattro, lasciando poi ai tifosi parteggiare per l'uno o per l'altro.

In pratica l'accaduto rimaneva all'interno della pista, ma i piloti, ovviamente sapevano di chi era la colpa. Il fatto però che nella maggior parte dei casi non ci fossero evidenze del delitto, rendeva la ruggine molto più superficiale.

Oggi però abbiamo tutti i mezzi per esaminare gli incidenti nel dettaglio, e questo faremo partendo dai numeri che spesso non dicono tutta la verità ma raramente mentono.
A mentire sono più spesso i piloti.

E veniamo a Valentino, che in conferenza ha affermato che stava tirando per migliorare la sua posizione al via, e che l'incomprensione con Marc gli ha impedito di farlo. Bugia.

Nel giro incriminato, il 9°, come potete vedere nella tabella, Rossi infatti nel primo intertempo - 25.909 - non è stato più veloce di quello del suo giro migliore (25.792). Successivamente nel secondo, pur essendo andato sul verde, cosa che ha invalidato comunque il suo giro, è stato in ogni caso più lento (20.930 contro 20.928). Vale, e chi vuole può credergli, ha spiegato poi di aver continuato a tirare perché non era sicuro di aver toccato il verde con le ruote. In realtà probabilmente se ne era accorto perché ha percorso il segmento successivo, il terzo, in 25.685, tempo che è decisamente più lento del suo migliore, 25.342.

Gli intertempi di Rossi raccontano un giro diverso da quello che Vale ha raccontato

tempi rossi

In base a queste tre evidenze possiamo affermare senza ombra di dubbio che il pesarese era ben lontano dal migliorare l'1.33.079 che gli ha dato la settima posizione in partenza. Dunque perché era lì a lottare con Marquez?

Marquez ha detto di non aver 'cercato' Rossi, però era in linea con la pole

E veniamo a Marquez esaminando la sua tabella settore per settore. Li vedete quei due rettangoli in cui sono racchiusi i suoi primi intertempi? Significa che sono i migliori di tutti i precedenti. Dunque Marc era decisamente nel suo 'hot lap'. Ma troppo vicino a Rossi e, probabilmente, si è accorto anche che Vale davanti a lui aveva decisamente rallentato, tanto da essere costretto a saltarlo addirittura nel curvone. Per farlo, però, è stato costretto ad anticipare troppo la traiettoria, passandolo all'interno, con il risultato di trovarsi, successivamente, troppo largo in uscita, tanto da andare a finire sul verde. E di un bel po'.

A questo punto Marquez, probabilmente mentendo, ha detto di non essere stato sicuro di aver invalidato il suo giro e per questo di aver continuato a tirare fintantoché, alla lenta curva del Carro, Rossi lo ha infilato con velocità e traiettoria tale che non avrebbe in alcun caso potuto fare la curva, ma con il risultato di incrociare la traiettoria con Marc, costringendolo di fatto a chiudere, per schivarlo.

tempi marquez

Questi sono i fatti, al netto delle dichiarazioni. Non si tratta di prendere le difese dell'uno o dell'altro. A Rossi non andava, ovviamente, di offrire dopo Silverstone un'altra volta la scia al suo rivale numero uno. Possiamo credere a Marquez o meno di non averla cercata, ma fa poca differenza. Fare il furbo non è un delitto. Rispetto a Silverstone, però, Valentino non era obbligato a tirare per forza. Un tempo lo aveva. Di qui le scelte successive.

Hanno mentito entrambi, ovviamente, e gli intertempi raccontano una storia diversa sia da come ci è stata raccontata, sia da come è stata interpretata da questi due fuoriclasse che non si sopportano. E si vede.

Ci hanno comunque offerto una bella anteprima del Gran Premio di San Marino. Uno ci ha provato, l'altro lo ha ostacolato. Ci sta. Non è la prima volta che accade e non sarà l'ultima. Non scannatevi a difendere l'uno o l'altro. Nessuno dei due è vergine.

 

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