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Domenicali: in arrivo una Ducati V-4 anche in Superbike

Gareggerà forse nel 2019: Sarà venduta nel segmento Premium ma "ad un prezzo ragionevole"

Domenicali: in arrivo una Ducati V-4 anche in Superbike

Delle prime due presentazione della stagione è stata senza dubbio quella della Ducati ad offrirci il maggior numero di informazioni, anche se non ci è piaciuta la ‘damnatio memoriae” di cui è stato oggetto Andrea Iannone, assente totalmente (vittoria nel GP d’Austria compreso) nel video emozionale.

Parlando con Gigi Dall’Igna abbiamo visto che la casa di Borgo Panigale non ha ancora mandato giù il ‘ban’ delle alette, con la scusa della pericolosità: “la MotoGP senza spoiler è sicuramente meno sicura”, ha detto senza usare mezzi termini il progettista della Desmosedici, d’altro canto anche Claudio Domenicali non è stato certo avaro quanto a dichiarazioni.

Dopo averci informato che il motore della GP17 è stato sostanzialmente ridisegnato ed eroga prestazioni migliori “grazie ad un approccio generale diverso, anche se è ancora un V di 90°”, Domenicali si è soffermato a parlare di ciò che è  la Ducati.

“Una industria con il cuore italiano e la mente tedesca, che investe sui giovani offrendo loro opportunità di lavoro invece di farli fuggire all’estero. E’ vero, l’Audi ci sta addosso, pretendono risultati, ma sono uno stimolo. Quando scrivete che il 40% dei giovani è disoccupato pensate che grazie alla Ducati alcuni ottimi ingegneri possono rimanere in Italia, invece di andare all’estero. Che l’eccellenza c’è anche a Bologna, in Emilia Romagna, una regione italiana”.

Il manager ha anche parlato di tifo, inteso come passione.

“La Ducati non è anti-Rossi. Il tifo per l’uno o per l’altra ci stà. Il tifo è bello. Ci sono i granata ed i bianconeri, i milanisti e gli interisti. L’importante è che non ci siano cadute di stile, fischi o sputi. Noi non siamo contro Valentino, siamo ducatisti, poi ci sta che gli italiani tifino piloti italiani, ma lo siamo anche noi. Certo se vincessimo il mondiale con Lorenzo sarebbe imbarazzante”, ha concluso alludendo al biennio valentiniano.

Grazie al suo ruolo di Conducator della Rossa a due ruote Domenicali, chiacchierando del più e del meno, ha rivelato anche che la prossima Superbike avrà un motore V-4, e non il classico bicilindrico.

“Lo sviluppo che abbiamo fatto con la MotoGP è stato eccezionale – ha spiegato con orgoglio – abbiamo un motore molto affidabile, compatto e dotato di una tecnologia interessante. Stiamo seriamente pensando di farne una versione per i clienti, perché è lo stato dell’arte della tecnologia motociclistica”.

Domenicali ha poi fatto capire che questa moto, proprio perché è destinata ad approdare alle competizioni per derivate di serie, non sarà una nuova Desmosedici stradale, come il modello costruito in piccola serie e dal costo proibitivo per le tasche dei comuni appassionati, ancorché facoltosi e che “sarà invece venduta nel segmento sì Premium, ma ad un prezzo ragionevole”. Cioè quanto la Panigale R oggi nelle mani della coppia Davies-Melandri.

Sul nuovo progetto V-4 le bocche sono ancora cucite. Quel che è certo è che la Panigale gareggerà ancora sino al 2018. Poi in quell’ anno dovrebbe vedere la luce la quattro cilindri che sarà probabilmente mandata in pista per gareggiare nelle serie nazionali o, forse, nella Superstock, per risolvere gli inevitabili problemi di dentizione. Il che porterebbe il debutto nella Superbike nel 2019, o oltre.

Vedremo se nel frattempo la Ducati metterà mano anche al progetto Moto3, anticipato l'anno passato (qui il VIDEO con la dichiarazione) da Dall’Igna e poi stoppato per consentire all’ingegnere veneto di occuparsi a fondo della MotoGP.

Tanta carne al fuoco a Borgo Panigale. Certo un titolo iridato aiuterebbe.

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